Juve e Milan, due tabù oltre il gol fantasma

I bianconeri tremano con le piccole, rossoneri innocui con le big. Abbiati: "Le occasioni sprecate pesano più della rete di Muntari"

Juve e Milan, due tabù oltre il gol fantasma

Chi sta peggio? Ma l’Inter, è ov­vio. Comunque vada non sarà un successo. Basti pensare all’ultima idea-spot di Oliviero Toscani, sta­volta soprattutto tifoso nerazzurro. Sentite un po’. «L’importante è far vincere il Milan, perchè deve vince­re una squadra di Milano, non la Ju­ve ». E vabbè, ma poi... «Noi interisti siamomoltogenerosi. Sarebbefan­tasticodire: viregaliamoilderby, ac­cattoni che non siete altro». Rosica questa Milano che aspetta il derby, ma l’altra non sta meglio:imbaraz­zo, un certo pruder di schiena per tutto quel che poteva essere e non è stato. Galliani e Allegri non la smet­tono più con il rimpianto per il gol annullato a Muntari.

Tutto serve a creare l’atmosfera. Strategia per infastidire la Juve, to­gli­er quella tranquillità che la pape­ra di Buffon ha certamente incrina­to.

Abile gioco di schermaglie, non solo rimpianti a cuore aperto, an­ch­e se è molto più rispettabile il gio­co a viso aperto proposto da Abbia­ti.

Quasi una smentita al duo “la­mento“. «Inutile pensare al gol fan­tasma di Muntari. Invece pensia­mo ai passi falsi con Fiorentina e Bo­logna ». Tradotto, un punto in due partite e prego s’accomodi al sor­passo della Juve.

Se non ci fosse stato l’errore del portierone suo avversario, oggi sa­remmo a parlare di un Milan pron­to ad abdicare, senza speranza o quasi. La vittoria mancata contro la Juve non basterebbe a spiegare quel filone d’oro di punti perduti.E se i tanti infortuni sono un buon ali­bi, cammin facendo il Milan ha per­so ben altro: nelle sfide contro le grandi del campionato (diciamo le prime sette dell’attuale classifica) ha fatto acqua, al contrario della Ju­ve. ChepoilagentediAllegrisiafini­ta in autogol proprio contro Fioren­tina e Bologna è in contraddizione con il suo cammino che, invece, si è fatto spedito proprio contro la se­conda fila della classifica. In sintesi: Milan grande con le piccole e picco­lo con le grandi. L’esatto contrario della Juve: in affanno con le piccole e schiacciasassi con le grandi.

E, allora, ilcampionatononpote­vachiederedimeglioperquestape­nultimadomenica: Milanimpegna­to con l’Inter ( presunta grande) e la Juve con il Cagliari (a Trieste dove i sardi potrebbero giocare tutta la prossima stagione). Entrambe in trasferta,macontameno.Conta,in­vece, che entrambe debbano con­frontarsi contro il tipo di squadre che hanno imposto qualche cilec­ca. Situazione thrilling per mettere un poco di tremarella. Ovvio che i grattacapi del Milan siano superio­ri: il derby vale di più e quel 39 per cento di successi contro le sei gran­di­èunbruttovedererispet­to al 78 per cento della Juve. IlMilanhacon­quistato sei punti solo con la Roma, uno con Lazio, Ju­ve e Napoli. Con­tro l’Inter è a zero per la sconfitta del­l’andata. Allegri con le grandi ha conquistato solo 13 dei suoi 77 punti, appe­na 13 sui 33 disponibili: da depres­sione. E qui sta un’altra spiegazio­ne delle occasioni perdute.

La Juve non sta molto meglio nel confrontoconlepiccole: conquista­to il 69% dei punti, 50 su 78 finora ot­tenuti, un bel passo indietro rispet­to all’ 83% del Milan (64 su 77). Vero che le piccole sono in numero dop­pi­o rispetto alle grandi: quindi è più difficile tenere buona media, ma la malattia da pareggite della Juve la­scia chiare impronte. La papera di Buffon ha aggiunto una perla in più alla brutta collana e il Cagliari è un altro campanello d’allarme: all’an­data finì in pareggio ( 1-1, segna Vu­cinic, pareggia Cossu) allo Juven­tus stadium. Salta all’occhio:Milan e Juve, un girone fa, vennero co­munque triturate dai risultati.

Oggi si ritrovano davanti ai loro spettri, al­le difficoltà di tutta una stagione. Davvero l’ultimo esame. Allora se la stavano giocando spalla a spalla, quel pari permise alla Juve di anda­re un punto avanti: 38 a 37. Oggi sia­mo 78 a 77, strana assonanza di nu­meri e di storie. Tremate!

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