Juve, via Giuntoli. E Conte "tradisce" di nuovo la Signora

Elkann ha deciso. Ora rebus panchina: da Pioli a Mancini e Gasp. Napoli, Antonio resta

Juve, via Giuntoli. E Conte "tradisce" di nuovo la Signora
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È ai titoli di coda dopo neanche due anni l'avventura di Cristiano Giuntoli da capo dell'area tecnica della Juventus. John Elkann, infatti, dopo settimane di attente riflessioni ha deciso di sollevare dall'incarico quello che finora era il dirigente di punta della società bianconera. Avanti un altro ed ennesima rivoluzione all'orizzonte dalle parti della Continassa. Fatale a Giuntoli l'annata deludente della Vecchia Signora arrivata quarta last minute (traguardo minimo) e soprattutto il flop Thiago Motta, preferito un anno fa di questi tempi ad Antonio Conte. Una mossa che col senno del poi si è rivelata davvero disastrosa. All'ex dirigente del Napoli viene imputata anche una campagna acquisti costata oltre 200 milioni, ma che ha prodotto più flop (Douglas Luiz, Nico Gonzalez, Kelly e Koopmeiners) che grandi risultati (a salvarsi tra gli innesti solo Thuram e Di Gregorio). E così - nonostante il contratto fino al 2028 da 1,6 milioni a stagione - la società ha deciso di svoltare. In arrivo Damien Comolli che ricoprirà il ruolo di direttore generale e Matteo Tognozzi come responsabile delle manovre di mercato. Figure che si incroceranno con quella di Giorgio Chiellini, che dopo i primi mesi di apprendistato avrà un ruolo apicale nel nuovo corso juventino. Il primo nodo da sciogliere della nuova triade della Vecchia Signora riguarderà la panchina: la posizione di Igor Tudor, al di là del Mondiale per Club, resta sotto la lente di ingrandimento. Sfumata la possibilità Antonio Conte, potrebbero tornare d'attualità i nomi di Roberto Mancini e Stefano Pioli (piace anche all'Atalanta), anche se non va escluso un blitz last minute per Gian Piero Gasperini. Su quest'ultimo però c'è in pole la Roma, che ieri l'ha incontrato a Firenze trovando un'intesa di massima per un triennale da 5 milioni a stagione più bonus (manca però ancora la firma).

A proposito di Conte: dopo aver accarezzato l'idea di tornare dalla Vecchia Signora ha scelto di proseguire la sua avventura alla guida del Napoli. Decisivo il pressing di Aurelio De Laurentiis che ha prospettato all'allenatore salentino una campagna acquisti di alto livello per convincerlo a restare. Per intenderci: il colpo Kevin De Bruyne a parametro zero rappresenta, infatti, solamente l'antipasto. Attesa nei prossimi giorni la firma del fantasista belga sul contratto biennale con opzione per il terzo anno da 6,5 milioni più bonus e un ricco cadeau alla firma in doppia cifra. Dopo KDB la società azzurra punta a prendere un altro parametro zero di lusso: assalto in corso a Jonathan David. Offerto all'attaccante canadese un quadriennale da 6 milioni netti a stagione con opzione per il quinto anno. Nel mirino poi anche un difensore centrale di spessore, una mezzala e un esterno d'attacco. Colpi che solleticano le ambizioni di Don Antonio, per il quale è pronto anche l'allungamento del contratto fino al 2028 con ritocco dello stipendio dagli attuali 6,5 milioni a 8 all'anno più bonus. Infine ieri mattina è arrivata la firma di Vincenzo Italiano sul rinnovo del contratto fino al 2027 col Bologna: percepirà 3 milioni netti a stagione.

Una mossa avvenuta rapidamente, onde evitare di farsi prendere in contropiede da altri club. Lo stesso che ha fatto il Milan con Max Allegri, onde evitare che - in caso di addio post finale di Champions League di Simone Inzaghi all'Inter - potesse farsi avanti Beppe Marotta. Ma questa è un'altra storia

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