Se il campionato fosse finito ieri sera, la Juventus non si sarebbe qualificata per alcuna competizione europea: sconfitta a Roma dalla Lazio (1-0, Basic a inizio gara), la squadra di Tudor ha infatti subìto il terzo ko di fila (due in serie A e uno in Champions) ed è scivolata fuori dalle prime sei, non segnando peraltro un gol dal 1 ottobre. Mercoledì, in casa contro l'Udinese, altro giro di giostra senza rete di protezione.
Con Yildiz in panchina e uno schieramento che oscilla tra il 3-5-2 e il 4-4-2, Tudor affianca David a Vlahovic sperando così di trovare una soluzione in più per andare oltre l'anemia del proprio attacco, a secco da oltre 300'. Dall'altro lato, Dia punta centrale con al fianco Zaccagni e Isaksen: il primo pericolo per Perin arriva proprio dopo uno slalom di quest'ultimo, largo sulla destra con licenza di puntare al centro.
Il ritmo è buono, la Lazio riparte appena possibile e la Juve vorrebbe fare la partita: su una possibile ripartenza bianconera, sono però i padroni di casa a trovare il vantaggio sfruttando un assurdo colpo di testa all'indietro di David che permette a Cataldi di appoggiare a Basic, la cui conclusione da fuori area finisce alle spalle di Perin permettendogli così di tornare al gol dopo oltre due anni. Per il canadese di bianconero vestito, invece, la conferma di un inizio di stagione decisamente al di sotto delle attese: la Juve è obbligata ad accelerare, Conceicao prova ad accendersi ma è soprattutto dal lato mancino che gli ospiti provano a spingere. McKennie e Cambiaso si cambiano di posizione per arginare la serata di grazia di Isaksen, ma è sempre da quel lato che la Lazio diventa pericolosa: Guendouzi sfiora il raddoppio (bravo Gatti), poi Provedel in uscita chiude lo specchio della porta al redivivo David. Anche Vlahovic avrebbe una buona opportunità, ma la sua girata è goffa e insomma là davanti la Signora non riesce a pungere: a parte un paio di uscite in mischia, Provedel non viene chiamato in causa in maniera seria e la Juve arriva così all'intervallo sotto di un gol e con il morale un po' ammaccato.
La ricetta proposta da Tudor fin dall'inizio della ripresa prevede Yidliz al posto di Cambiaso: è la Juve più offensiva di sempre, così che Sarri sposta Marusic a destra dopo il cambio Lazzari-Pellegrini.
McKennie rischia il secondo giallo, Conceicao reclama un rigore ma il Var non interviene: polemiche garantite per il post gara, nel frattempo si gioca e Tudor butta
dentro la coppia Thuram-Kostic per David-Koopmeiners.Provedel si esalta su un colpo di testa di Thuram, ma è Isaksen migliore in campo per distacco - a sfiorare il 2-0: tre punti alla Lazio, Juve ancora dietro la lavagna.