Massimiliano Allegri sta per chiudere la sua terza stagione sulla panchina della Juventus. Il tecnico livornese non era stato accolto benissimo dai tifosi bianconeri nell’estate del 2014, per tre ragioni: proveniva dal Milan, doveva rimpiazzare uno juventino doc e vincente come Antonio Conte e soprattutto non era ritenuto l’allenatore ideale per fare il salto di qualità alla squadra. A distanza di tempo però, tutti gli scettici si sono dovuti ricredere perché Allegri ha compiuto qualcosa di eccezionale in questi suoi tre anni alla Juventus. Il livornese, con la conquista della Coppa Italia e del suo terzo Scudetto di fila alla Juventus ha già vinto più di Antonio Conte sulla panchina bianconera: 7 trofei a 5 fino a questo momento. I titoli dell’ex allenatore del Milan, però, potrebbero diventare addirittura 8 se riuscirà a a vincere la Champions League, nella finale di Cardiff contro il Real Madrid del grande ex Zinedine Zidane. Allegri, già al suo primo anno in bianconero aveva raggiunto in maniera inaspettata la finale di Champions persa poi per 3-1 contro il Barcellona di Luis Enrique.
Quella sconfitta poteva essere deleteria per l’ambiente e invece la squadra bianconera, nel corso degli anni, ha continuato a migliorare nonostante siano partiti diversi giocatori importanti come Andrea Pirlo, Arturo Vidal, Carlitos Tevez e dulcis in fundo Paul Pogba che ha preferito tornare al Manchester United piuttosto che continuare il suo processo di crescita e maturazione alla Juventus. Dopo la brutta sconfitta di Firenze, arrivata il 15 gennaio, Allegri ha avuto il coraggio di cambiare modulo dal match successivo contro la Lazio: la sua mossa si è rivelata più che azzeccata dato che da quel momento i bianconeri non hanno perso un colpo. Il tecnico livornese è riuscito così a sfruttare al meglio le caratteristiche di alcuni giocatori che stavano faticando fino a quel momento: uno su tutti Miralem Pjanic che, nel centrocampo a due con Sami Khedira, ha trovato la sua giusta dimensione giustificando il lauto investimento fatto in estate per strapparlo alla Roma. Mandzukic e Cuadrado sulle fasce hanno fatto la differenza in quanto a qualità e quantità, mentre Paulo Dybala, libero di svariare su tutto il fronte offensivo, ha dato una gran mano al cecchino Gonzalo Higuain che con i suoi tanti e decisivi gol ha zittito i critici che a inizio stagione erano un po’ scettici sui 90 milioni spesi per portarlo via da Napoli.
Il contratto di Allegri con la Juventus scadrà il 30 giugno del 2018 e non si sa ancora se resterà a Torino o se cambierà aria in cerca di nuovi stimoli. Una cosa è certa: il club bianconero dovrà valutare attentamente se lasciarlo partire perché di allenatori capaci, seri e innovativi come Allegri non ce ne sono tanti in circolazione.
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