Nella storia della maratona nessun atleta è mai riuscito a fermare il cronometro sotto le 2 ore, il keniota Kelvin Kiptum aveva questa meravigliosa idea dopo il pazzesco crono di 2 ore e 35 secondi (record mondiale) firmato a Chicago nell'ottobre 2023, una meravigliosa idea che aveva nella maratona di Rotterdam (aprile) e nelle Olimpiadi di Parigi le grandi occasioni. Una meravigliosa idea che tragicamente è svanita nella giornata di domenica 11 febbraio.
Kiptum, 24 anni, è scomparso in un incidente stradale mentre era in viaggio da Eldoret a Kpatagat (Kenya) in compagnia del suo allenatore Garvais Hakizikam. Ancora una volta la strada è tornata ad essere tiranna come nel 1969 con l'etiope Abebe Bikila rimasto paralizzato dalla vita in giù morendo l'anno successivo. Kiptum era un predestinato, nato per abbattere record e riscrivere la storia proprio come stava facendo. Nella sua giovane carriera da professionista aveva partecipato a tre maratone vincendole tutte con tempi altisonanti: nell'ottobre del 2018 a Valencia riscriveva il record della mezza maratona (58'18" in 21,0975 km) e nell'aprile 2023 sfiorava il record del mondo dell'avversario ed idolo Eliud Kipchoge chiudendo con 2h01'25. Record del mondo poi centrato 5 mesi più tardi a «Chi-town».
Proprio il duello con il 39enne connazionale sarebbe stato uno degli eventi clou ai prossimi Giochi: il veterano alla ricerca del 3° oro olimpico consecutivo contro il fenomeno in ascesa, un passaggio di consegne per confermare l'egemonia del Kenya nella disciplina. «Un atleta che aveva un'intera vita avanti a se per raggiungere incredibili gratificazioni» ha scritto Kipchoge esprimendo il suo cordoglio per la scomparsa del giovane rivale.
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