Kostner infinita, è un podio da record

Carolina di bronzo: 11ª medaglia europea, eguagliata la grande Rodnina

Kostner infinita, è un podio da record

Per lottare si è messa in tuta. Da super lavoro. Verde scintillante, Carolina Kostner balza, come il fauno della musica by Debussy, per il suo free skating verso un bronzo da record. E lo centra. Sbagliando tanto e, forse proprio per questo, ancora con più umanità ed incanto. Caro, già terza dopo il programma corto, a distanza di sicurezza dalla quarta collega, Maria Sotskova, spande pepe e suspence sul ghiaccio della Megasport Arena di Mosca in questo quattordicesimo Europeo che fa di lei la più medagliata insieme a Irina Rodnina. Sì, Carolina sbaglia. Tanto, ma è anche brava a recuperare. Infila un triplo lutz all'inizio. Non l'ha mai fatto, la caviglia si piega, cade. Non si perde d'animo, ingrana triplo flip, doppio toeloop, triplo loop. Poi trottole, stile e fantasia; un triplo si derubrica a doppio, il doppio axsel finisce con la mano in terra, ma lei lo rifà subito. Ancora due salti e prende fiato. Basterà quel 205.25?

La tuta intera le portò bene anche a Nizza, ai Mondiali 2012, quando fu la prima italiana d'oro. E allora basta anche stavolta: il suo è il secondo punteggio ma, grazie al corto di due giorni fa, passa in testa e sarà superata solo dalle due baby russe che, quando lei già lottava agli Europei, erano in culla. Vince, a 15 anni e al debutto, Alina Zagitova (238.24) con Don Chisciotte; Eugenia Medvedeva nei panni di Anna Karenina è seconda (232.86). Un bronzo olimpico a Sochi 2014, 6 medaglie mondiali (1 oro, 2 argenti, 3 bronzi), da ieri i sigilli continentali salgono a 11 (5 ori): il tempo è galantuomo con Caro, signora di ghiaccio ed emozione.

La vita è bella, spesso però anche ingiusta: proprio su quelle musiche da Oscar, Anna Cappellini e Luca Lanotte, terzi dopo il corto della danza, interrompono, invece, la loro striscia iridata di 5 sigilli consecutivi. Ieri Anna ha eseguito un twizzle in meno; un'altra deduction su un sollevamento e una giuria sempre puntigliosa con gli altri (nessun giurato italiano) di fronte a tanta madre Russia, relega i lombardi, non senza amarezza, al quarto posto, dietro agli inarrivabili, bellissimi francesi Gabriella Papadakis e Guillame Cizeron e poi a due coppie russe, Bobrova-Soloviev e Stepanova-Bukin. Lanotte sussurra: «Anna, non fa niente». Sono lontani i tempi e gli sguardi gelidi di Fusar Poli-Margaglio, oggi allenatori. «In Corea ci rifaremo: abbiamo sbagliato», il commento all'unisono.

Quinti e mai così avanti (con il quarto punteggio nel libero) gli altri azzurri Charlene Guignard e Marco Fabbri. Caro trascina tutta la delegazione olimpica italiana over 30, così come le due medaglie di legno Valentina Marchei-Ondrej Hotarek e Anna Cappellini-Luca Lanotte che ora più agguerrite che mai rivedremo a PyeongChang.

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