Il matrimonio? Imprigiona anche i gay

Anche gli omosessuali poi restano delusi nello scoprire quanto sia triste e monotona, se non addirittura squallida, la vita coniugale

Il matrimonio? Imprigiona anche i gay
00:00 00:00

Gentile Direttore Feltri, possibile che i matrimoni gay a Milano quest’anno siano quasi pari a quelli in chiesa?

Alberto Bianchi

Caro Alberto,
i dati sono chiari e inconfutabili e a fornirli è il Tribunale di Milano. Da gennaio a maggio di quest'anno le unioni omosessuali sono state 59, precisamente 40 di uomini e 19 di donne, mentre le celebrazioni di tipo religioso, quindi i matrimoni con rito cattolico, sono state 63, solamente 4 in più rispetto alle prime. Numeri che confermano qualcosa che sospetto da tempo, di cui ho sentore ogni volta che me ne vado in giro per la città, il capoluogo lombardo ha una elevata concentrazione di gay. I maschi etero scarseggiano, tanto è vero che le donne che intendano trovare un compagno o un marito fanno bene a trasferirsi altrove, qui, al massimo, puoi trovare un amico rigorosamente dell'altra sponda con il quale scambiare consigli sullo smalto, sugli accessori e sulla cura della pelle. Sono contento di non essere una fanciulla in età da marito in questa epoca e in questo luogo. Milano è la metropoli degli omo, dominanti non soltanto nella moda ma in tutte le professioni e in tutti gli ambienti. La fanno da padroni. E tra poco, vedrai, scavalcheranno gli etero anche in quota di nozze celebrate, anche perché i secondi non si sposano più, ormai a unirsi sono solamente i primi, i quali hanno potuto cominciare a farlo solo da qualche anno e dunque vedono ancora nel matrimonio qualcosa di proibito, di inaccessibile prima, reso ora possibile, per questo più allettante. Anche loro poi restano delusi nello scoprire quanto sia triste e monotona, se non addirittura squallida, la vita coniugale. Insomma, l'unica cosa buona dell'essere gay consisteva nel fatto che almeno si evitavano le nozze e si scongiurava il rischio di ritrovarsi in casa, a letto e a tavola sempre la stessa persona che poi - si sa - diventa sempre più insopportabile. Parità e uguaglianza nei diritti comportano parità e uguaglianza altresì nelle scocciature, nei doveri, nelle rogne, nei guai. Il matrimonio gay è quello che gli omosessuali meritano di provare sulla loro pelle per l'errore di avere preteso di assimilarsi in tutto e per tutto agli eterosessuali. Avrebbero potuto vivere liberi, amarsi senza vincoli, fare dell'amore un piacere, invece hanno voluto attaccarlo al giogo del sodalizio infiocchettato, del contratto stipulato tra amanti, togliendo per ciò stesso poesia, romanticismo e passione al sentimento.

Così come sono lievitate le fusioni,

lieviteranno le corrispettive separazioni, in quanto, al di là delle tendenze e delle preferenze erotiche e sessuali, etero e gay siamo tutti uguali: prima sogniamo il matrimonio e poi, quando siamo accasati, sogniamo il divorzio.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica