La bandiera a scacchi non arriva del tutto inattesa, ma non è cosa da poco mettere nero su bianco che Monza resta in F1 sino al 2031. Questi i termini dell'accordo che Aci ha siglato con Liberty Media per proseguire una storia senza eguali nel mondo del motorsport, con il circuito brianzolo che dal 1922 mette la Lombardia e l'Italia tutta al centro del planisfero sportivo.
Monza ha vissuto il 2024 con il piede destro abbassato, accelerando per portare a compimento i 7 mesi di lavori richiesti dagli organizzatori del Mondiale per rendere il tracciato e le sue infrastrutture al passo con i tempi. In termini di servizi e sicurezza, ma anche per rimodulare le tribune con paddock club e aree vip che monetizzino meglio gli oltre 300mila ingressi a cui Monza da anni ha fatto il callo.
«Grazie al presidente e di F1», dice numero 1 di Aci, Angelo Sticchi Damiani, rivolto al vedanese d'adozione Stefano Domenicali. «In particolare tengo a sottolineare l'essenziale contributo di Governo e Regione Lombardia che hanno investito risorse finanziando le opere».
Monza, che riceve dalla Regione 8 milioni l'anno, vedrà ritoccato il proprio contratto dagli attuali 22 milioni l'anno a una cifra poco inferiore ai 30 a partire dal 2026. «Per arrivare a questo risultato sappiamo che la coesione di tutte le componenti è stata fondamentale e ne siamo molto soddisfatti», conferma Geronimo La Russa, presidente Acm.
Adriano Galliani, senatore di Forza Italia, dice «grazie al lavoro straordinario svolto dal presidente Sticchi Damiani e da tutti i soggetti coinvolti che hanno reso possibile questo risultato storico,
dimostrando ancora una volta che l'Italia sa essere protagonista». Lo conferma Domenicali: «I recenti aggiornamenti alle infrastrutture del circuito e l'investimento pianificato dimostrano un forte impegno per il futuro».
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