Coronavirus

Le lacrime di coccodrillo del ministro Spadafora: "Dovevamo stare zitti"

Ospite del programma condotto da Fazio, il ministro dello Sport Spadafora ha fatto mea culpa su alcune scelte prese dal Governo relativamente all'ondata di contagi da coronavirus

Le lacrime di coccodrillo del ministro Spadafora: "Dovevamo stare zitti"

Vincenzo Spadafora si è sempre speso in prima persona in questi mesi per cercare di "salvare" il mondo dello sport vessato e sconvolto dalla pandemia da coronavirus che ha travolto l'Italia e il mondo intero. Ospite di Che Tempo Che Fa, programma condotto da Fabio Fazio su Rai 3, il ministro dello Sport ha risposto con un laconico ma significativo commento critico sull'operato del Governo relativamente al contenimento della curva dei contagi in Italia.

"Spadafora, che cosa non ha funzionato? Fino a qualche settimana fa si diceva 'noi non siamo come la Francia, il nostro lockdown è servito, abbiamo rispettato le regole', ma gli esperti dicevano che eravamo solo in vantaggio di due settimane..., dunque, che cosa non ha funzionato?", la domanda legittima posta da Fazio, in chiusura di trasmissione, che ha trovato la risposta netta del ministro dello Sport: "Dovevamo stare zitti".

L'autocritica di Spadafora

Il ministro dello Sport ha dunque criticato alcune scelte fatte dal Governo, soprattutto in estate dove il virus ha continuato a correre ininterrottamente: "Noi come governo dobbiamo fare autocritica, pur sapendo che ci sarebbe stata un seconda ondata dovevamo immaginare misure con effetti diversi. Questo non è avvenuto. Le misure che avevamo pensato durante l'estate non hanno prodotto gli effetti che ci aspettavamo. Quando parlo di errori e scelte discutibili fatte durante l'estate mi riferisco anche alle discoteche''.

No allo stop della Serie A

Il nuovo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte ha di fatto "salvato" solo alcuni sport tra cui anche la Serie A. Spadafora ha confermato che per ora il massimo campionato di calcio andrà avanti pur non lesinando una stoccata al protocollo:"Sospensione della serie A? In questo momento no. La Serie A si è data un protocollo che non ha funzionato come doveva perché non è stato rispettato. A livello internazionale si sono create delle bolle, dove le squadre di calcio o di altre discipline si sono rinchiuse per tutelarsi. Le nostre bolle sono state fatte con metodi discutibili''. La Serie A, B, C e D e il calcio femminile di Serie A e B sono dunque salv, almeno fino al 24 novembre e così anche altri sport come pallavolo, pallamano, basket, sci e tennis.

Sostegni ai lavoratori sportivi

Spadafora ha poi confermato come verranno erogati dei contributi a fondo perduto per i lavoratori sportivi: "Approveremo un decreto in Consiglio dei ministri. Ci saranno due cose fondamentali: i contributi ai lavoratori sportivi e un fondo perduto perché molti non hanno più i soldi neanche per pagare gli affitti e le utenze. La cassa integrazione purtroppo non esiste per i lavoratori sportivi perché hanno dei contratti totalmente atipici''.

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