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L'anno che lanciò la donna nello sport

Dalla Hammon vice di Popovich in Nba, alla Frappart e la ds di Froome

L'anno che lanciò la donna nello sport

Quando è stato espulso a 4 minuti dalla fine del secondo quarto della partita disputata nel penultimo giorno dell'annus horribilis 2020 contro i Los Angeles Lakers, Gregg Popovich, storico coach dei San Antonio Spurs si è girato verso il suo staff puntando il dito verso la sua vice: «Becky, ora ci pensi tu». Becky Hammon avrebbe preferito una vittoria la sera in cui è diventata la prima donna ad allenare una squadra Nba. Ma questo di certo non ha oscurato l'appuntamento con la storia. «È stato un momento importante, non ho avuto tempo per riflettere», confesserà la Hammon, omaggiata anche da Kamala Harris, entrata nella storia da prima vicepresidente Usa: «Congratulazioni Becky, sei la prima ma sappiamo che non sarai l'ultima». Quello della Nba non è stato l'unico segnale di cambiamento. Lo scorso dicembre, per esempio, c'è stato l'ingresso di Stephanie Frappart, prima donna ad arbitrare nella Champions League maschile, dopo aver fischiato in Europa league e in Supercoppa. Il duemilaventi, inoltre, ha portato ad un passo avanti sul fronte del professionismo del calcio femminile: la Figc, infatti, ha dato l'ok a partire dalla stagione 2022-23.

Non solo calcio, però. Chris Froome, quattro volte vincitore del Tour de France, riceverà gli ordini dall'ammiraglia da Cherie Pridham, ex ciclista britannica ed ora direttore sportivo del team Israel. A novembre, invece, la squadra di baseball di Miami ha annunciato come general manager della franchigia Kim Ng. In Nfl, il match tra Cleveland e Washington di football americano ha visto due allenatrici nei rispettivi coaching staff. Persino la Ferrari ha deciso di aprire le porte dell'Academy alle donne. Eppoi l'olimpionica Antonella Bellutti, ex pistard, si è candidata alla presidenza del Coni. Infine, se servisse una prova che le donne stanno via via prendendo spazio in ruoli dello sport un tempo territorio maschile, l'ha offerta Arianna Bridi, la più veloce nella gara di nuoto Capri-Napoli, maschietti tutti battuti.

Morale: se il 2020 ha fermato lo sport, non ha fermato le donne dello sport.

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