Calcio

L'assist dell'"accusa" alla Juventus. E ora c'è aria di 3° posto

Assente Chiné (Figc), è intervenuto il procuratore generale Taucer: "Carenza di motivazioni sul -15"

L'assist dell'"accusa" alla Juventus. E ora c'è aria di 3° posto

Il colpo di scena arriva ai titoli di coda dell'udienza - durata quasi tre ore - del Collegio di garanzia sul ricorso della Juve. «Temo che riguardo l'articolo 4 applicato alla società, sulla carente motivazione sui punti un principio di fondatezza delle difese ci sia», così il procuratore generale dello sport Ugo Taucer, chiamato a rappresentare l'accusa solo perché la Figc ha scelto di non costituirsi. Insomma, secondo Taucer, «l'operato della procura federale è stato corretto e quindi va respinta la richiesta di annullamento delle condanne da parte dei legali della Juve», quindi regge l'impianto accusatorio ma non la sanzione inflitta: dei nove punti del ricorso illustrati dai legali del club bianconero, otto - tra cui la questione della revocazione e i tempi del procedimento - sono stati rigettati pur ammettendo uno. Che però riguarda l'architrave della sentenza Figc, quell'articolo 4 legato alla slealtà sportiva su cui poggiano la penalizzazione di 15 punti e le 11 inibizioni ai dirigenti.

Il parere non è certo vincolante per il Collegio (autonomo nelle decisioni) che deciderà oggi - la camera di consiglio ha infatti chiuso la propria riunione aggiornandola a stamattina - ma sicuramente è un bell'assist alla Juventus. I bianconeri in questo momento vedono molto vicina la possibilità di un nuovo procedimento (più difficile pensare all'annullamento del -15) di fronte alla Corte d'Appello Figc con una nuova composizione dei giudici. E se così fosse, potrebbe tornare - seppur temporaneamente - ai 59 punti ottenuti sul campo e al terzo posto della classifica. Con i deferimenti alle porte (arriveranno forse già la prossima settimana) per l'altro filone che coinvolge il club bianconero, quello legato alla manovra stipendi, si preannuncia così un maggio rovente per la giustizia sportiva, chiamata a un superlavoro mentre il campionato vivrà le sue giornate conclusive.

In casa Figc trapela soddisfazione per l'ok del procuratore generale alla validità della parte procedurale e resta in attesa della sentenza del Collegio circa la carenza di motivazioni sul -15. Se la nuova Corte d'Appello dovesse essere chiamata a rimodulare la sentenza, terrà comunque conto del principio di afflittività, quindi stabilirla sulla base della nuova classifica. E magari, ma è solo un'ipotesi, si tornerà al -9 già richiesto nel dibattimento dal procuratore federale Chinè. A fare la sintesi della posizione della Juventus è stato uno dei sei legali del club, l'avvocato Bellacosa: «Questa sentenza è una nave senza rotta e senza governo, è piena di errori e chiediamo l'annullamento con o senza rinvio». Si va dall'«inammissibilità della revocazione in assenza di fatti nuovi emersi dalle carte di Torino» al cambio del «tema decidendum», ovvero «un sistema fraudolento mai contestato prima», fino all'articolo 4 «non contestato alla società ma solo ai suoi dirigenti» e appunto alla mancata motivazione del -15 («reformatio in peius»). Punto sul quale il procuratore generale dello sport Taucer si è detto sorprendentemente d'accordo.

Cori razzisti a Lukaku: è stato accolto il ricorso presentato dalla Juventus e quindi riaperto il primo anello della curva Sud dell'Allianz Stadium per la gara di domenica con il Napoli.

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