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L'Atalanta torna a correre, Samp al palo

Toloi e Lookman fanno sorridere Gasp. Il Var annulla un gol a Caputo

L'Atalanta torna a correre, Samp al palo

Parte con il piede giusto il campionato dell'Atalanta. Un torneo, dopo la deludente stagione scorsa, non può che essere quello del riscatto. Con la Sampdoria servono i gol di Toloi e Lookman per portare a casa tre punti che consentono alla squadra di Gasperini di iniziare al meglio l'annata, sebbene i lavori siano ancora in corso». Tra assenze e voci di mercato, la Dea è infatti work in progress, cosa che tra l'altro ha ribadito lo stesso Gasp, e dunque vincere a Marassi non era così scontato. Invece l'Atalanta ha fatto il suo dovere: ha ingranato con il passare dei minuti, prendendo sempre più campo e creando anche alcune buone occasioni, su tutte quella clamorosa capitata sui piedi di Maehle, che ha preso il palo da zero metri e a porta libera. Ci hanno pensato poi Toloi e Lookman (all'esordio in Serie A) allo scadere a fissare il risultato sul 2 a 0.

Non una gara facile per i nerazzurri, soprattutto nella ripresa, ma giocata come andava giocata tenendo sempre conto che siamo a metà agosto, con una condizione fisica non ottimale e tante situazioni ancora in divenire: da una parte tiene banco il mercato, con Freuler (e forse Malinovskyi) in direzione Nottingham, dall'altra quella legata alla positività di Palomino. È anche vero, però, che sarebbe stata tutt'altra gara se, a metà del primo tempo, l'arbitro Dionisi, richiamato al Var, non avesse annullato un gol a Caputo a causa di un fallo di Leris su Maehle: il colpo del blucerchiato era piuttosto leggero e, anche alla luce di quanto detto dal designatore Rocchi nei giorni scorsi, si poteva benissimo lasciare andare. Giampaolo ha potuto comunque raccogliere diverse indicazioni incoraggianti che possono far ben sperare guardando al futuro. La Samp ha coperto bene il campo ed era subito pronta a ripartire, affidandosi soprattutto all'estro di Sabiri (palo su punizione) e nel finale all'esperienza di Quagliarella, che ha sfiorato due volte la rete (con una traversa).

Unico vero bocciato - insieme all'arbitro Dionisi - il manto erboso di Marassi, colpito da un fungo e in brutte condizioni.

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