
L'hanno capito anche dall'altra parte del mondo che l'Inter in questi anni ha viaggiato oltre il suo vero valore. L'eliminazione dal Mondiale per club e la bufera scoppiata nello spogliatoio di Charlotte, "dovrebbero fare riflettere sul lavoro fatto da Inzaghi", scrive infatti il New York Times, che non è la bibbia del calcio, ma certo il suo bell'effetto lo fa sempre. "Il lavoro di Inzaghi è stato sminuito e ridicolizzato dopo lo 0-5 contro il PSG, ma se l'Al-Hilal lo ha reso uno degli allenatori più pagati al mondo, aveva ottimi motivi per farlo. L'Everest non è stato battere il City, ma ciò che ha fatto con l'Inter".
Adesso a scalare la montagna ci prova Chivu. Per salire gli sarà utile la corda che gli tenderà la società, che certo non lo lascerà salire da solo, ma che soprattutto deve dargli gli strumenti, cioè i giocatori, per cambiare la squadra secondo il disegno tattico che ha in testa. Tutti liberi da ieri e appuntamento fra 3 settimane, vedremo quanto diversa sarà la nuova Inter da quella vecchia. Intanto è stato ufficializzato Bonny, acquisto da 25 milioni e possibile tappo per Pio Esposito, che ha 2 anni in meno del francese e che già oggi sembra più forte di lui. Il mercato è strano, ma evidentemente l'Inter pensa ad altri modi per rinforzarsi nei reparti in cui ha più bisogno, come la difesa e il centrocampo.
Nulla oggi si può dare per scontato, nemmeno la ThuLa su cui Inzaghi ha costruito la squadra nel dopo Istanbul. L'appoggio di Thuram alle parole di Calhanoglu contro Lautaro (e in parte anche Marotta) potrebbero lasciare il segno. E chissà se, indipendentemente dal sistema di gioco, dopo Ferragosto ritroveremo il francese accanto all'argentino o se sarà l'ennesimo 9 matato dal Toro? Icardi, Lukaku, Dzeko, adesso Thuram?
Partito riserva di Icardi, quando è arrivato all'Inter nell'estate del 2018, ha finito per prendergli il posto, quando il connazionale è entrato in conflitto con Spalletti. Poi con Conte ha fatto la spalla di Lukaku fino allo scudetto, ma quando poi Big Rom è tornato e in panchina ha trovato Inzaghi, le gerarchie si sono rapidamente ribaltate, fino alla finale di Istanbul, ultima partita nerazzurra anche di Dzeko, liberato a fine contratto, prima del tradimento di Lukaku.
Ed è lì che è nata la ThuLa, un campionato dominato e una stagione spesa a inseguire tutto per poi vincere niente. Sembrava una coppia inscindibile, 42 gol a stagione in coppia, 84 in 2 anni. Fino al like rivelatore di un malessere che evidentemente è nato già prima di Monaco.