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Lazio ancora in lockdown. Ma il virus Champions contagia anche le grandi

La squadra di Inzaghi in grande difficoltà sfida il Dortmund del fenomeno Haaland

Lazio ancora in lockdown. Ma il virus Champions contagia anche le grandi

Una squadra in difficoltà. La Lazio, dal post lockdown in poi, è cambiata. L'ultima partita, prima della crisi sanitaria, i biancocelesti l'hanno giocata il 29 febbraio: quel giorno, battendo il Bologna per 2-0, la squadra di Inzaghi si era ritrovata in testa alla classifica (con una partita in più rispetto alla Juventus). Poi il vento è cambiato. Nelle sedici partite giocate dalla ripresa in poi la Lazio ne ha perse 8, incassando 32 reti (esattamente due a gara di media). L'attuale stagione non è cominciata nel migliore dei modi: quattro partite, due sconfitte, otto gol incassati. In media perfetta con le ultime 12 gare dello scorso campionato.

Eppure ora il problema non è solo a tinte biancocelesti. In Italia le quattro squadre impegnate in Champions League nell'ultimo turno di Serie A hanno fatto registrare tre sconfitte pesanti (la Lazio con la Sampdoria, l'Inter nel derby con il Milan e l'Atalanta col Napoli) e un pareggio deludente (la Juventus col Crotone). Anche negli altri Paesi i club impegnati in Champions stanno balbettando: in testa alla classifica della Liga c'è la Real Sociedad, in Premier League ci sono Everton e Aston Villa, in Ligue 1 il Lilla. Le big, insomma, devono ancora ingranare. La Lazio però deve dare una risposta, perché la squadra di Inzaghi manca dal massimo palcoscenico europeo da 13 anni (ultima volta nel 2007), e perché sono ormai mesi che è in difficoltà. Per questo il Borussia Dortmund è uno degli avversari meno adatti da affrontare nella condizione attuale.

La Lazio scricchiola in difesa e i gialloneri in attacco sono fortissimi: da Haaland (51 gol nelle ultime 48 partite ufficiali a soli 20 anni) a Reus e Sancho il talento non manca.

«La Lazio non deve permettere al Dortmund di andare in vantaggio, perché i gialloneri, una volta avanti nel risultato, difficilmente si fanno riprendere- ha spiegato Ottmar Hitzfeld, che con il Dortmund ha vinto la Champions League nel 1997 -. Hanno classe, velocità, fantasia. Inoltre Favre ha a disposizione cambi di altissima qualità come Brandt, Sancho e, solitamente, Hazard, che all'Olimpico però non ci sarà. Io credo che tutto sommato possa essere una partita equilibrata, perché al Dortmund, essendo una squadra giovane, manca l'esperienza, e quando gioca contro avversari di livello spesso va in difficoltà».

A essere in difficoltà però in questo momento è la Lazio. I tifosi sono critici e scontenti per il mercato, oltre che per i recenti risultati, e si aspetta una scossa. La risposta deve arrivare già stasera contro il Dortmund proprio perché battere un avversario di questa caratura, che per caratteristiche è anche il peggiore che potesse capitare, sarebbe un segnalo chiaro ai critici.

E potrebbe nuovamente far girare il vento in casa Lazio, proprio come successo durante il lockdown.

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