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La Lazio in caduta libera inciampa nel Sassuolo. E si rompe il giocattolo

Caputo al 91' affossa i rassegnati biancocelesti. Terzo ko di fila: nervi tesi tra staff e giocatori

La Lazio in caduta libera inciampa nel Sassuolo. E si rompe il giocattolo

Roma. Prima erano fantasmi, astratti e invisibili, lentamente stanno diventando mostri. Dopo le due sconfitte di fila ottenute contro Milan e Lecce, la Lazio scivola anche in casa con il Sassuolo e lascia aperto il discorso relativo alla qualificazione alla prossima Champions League, altro che sogno scudetto. Era dall'aprile 2019 che i biancocelesti non inanellavano tre risultati negativi di fila. Anche l'anno scorso successe nelle giornate 30, 31 e 32, con la squadra di Inzaghi che venne battuta da Spal e Milan e pareggiò 2-2 all'Olimpico con il Sassuolo. Con Inzaghi in panchina, inoltre, spesso la Lazio si è ritrovata con il fiato corto a fine campionato, peggiorando, proprio nelle ultime giornate, la propria classifica.

Un film già visto insomma in casa Lazio che deve conquistare ancora 5 punti per certificare l'arrivo fra le prime quattro. Ieri all'Olimpico è stato il Sassuolo a fare la gara, con la squadra di Inzaghi in evidente difficoltà atletica. Male Immobile, che si è divorato il vantaggio (come fatto anche a Lecce) nei primi minuti di gioco, deludono però anche Caicedo (poco coinvolto nel gioco, mai pericoloso in area) e Luis Alberto. Lo spagnolo, che pure aveva sbloccato la partita al 34', ha ingenuamente perso palla in occasione del pari del Sassuolo, sprecando altre due buone occasioni per il raddoppio. Oltre che sulla condizione fisica, evidentemente carente, va fatta però anche una riflessione sulla costruzione della rosa: per tutto l'anno i biancocelesti hanno faticato quando erano chiamati a disputare tre partite in una settimana. Da quando è ripreso il campionato la squadra di Inzaghi (miglior difesa del torneo fino alla sosta) ha incassato 12 gol in 6 partite (prima 23 in 26 gare). La rosa è sotto pressione, fisica e mentale, e non riesce a reagire.

Al contrario il Sassuolo, che ha fatto registrare la quarta vittoria di fila (non succedeva dalle ultime 4 gare del 2015-16), sembra volare: la squadra di De Zerbi ha fatto sempre la partita, ribaltando la gara grazie al classe 2000 Raspadori (prima da titolare e subito a segno, oltre a una rete annullata) e al bomber Caputo, entrato a gara in corso e autore di gol e assist. La società ha smentito categoricamente ma dopo la gara gli animi sarebbero stati parecchio accesi nello spogliatoio biancoceleste come riportato da sportmediaset: si sarebbe sfiorata la rissa tra Acerbi e il direttore sanitario Pulcini, soprattutto sul perché dei tanti infortuni. La questione dello staff sanitario è da anni il tallone d'Achille del club.

Parole grosse sarebbero volate anche tra i calciatori con accuse di scarso impegno rivolte ad alcuni.

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