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Tra Lazio e Napoli vince la paura di perdere

Uno 0-0 senza grandi emozioni: appena un tiro in porta. Il pareggio mancava da 14 sfide dirette

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Dopo un girone d'andata in passivo a livello di punti e una trasferta di Supercoppa a Riad per nulla fortunata, Lazio e Napoli non riescono a farsi male nella loro prima sfida diretta nella corsa «allargata» alla prossima Champions. Colpa delle assenze che privano le rivali di due terzi dell'attacco titolare (Mazzarri - nella foto - ne vantava tante altre rispetto al collega Sarri), ma anche del momento delicato che attraversano biancocelesti e azzurri e della paura di perdere complicando ancora di più il proprio cammino.

Così la sfida partorisce uno 0-0 che accontenta più il tecnico del Napoli, arrivato all'Olimpico con il chiaro intento di non concedere nulla o quasi agli avversari e che di fatto non vede nessun tiro in porta della sua squadra. Per la Lazio continua la crisi del gol (sono appena 24 in 21 gare di campionato, una quota inferiore agli standard degli ultimi anni): 10 tiri totali, appena uno nello specchio. Il quarto posto resta ancora alla portata, ma l'impressione è che la prima e la seconda classificata dell'ultimo campionato dovranno crescere e non poco se non vorranno archiviare la stagione senza grandi soddisfazioni in campionato. Era dal novembre 2016 e 14 incontri diretti che non usciva l'X dall'incontro tra Lazio e Napoli. Mazzarri ha dovuto varare una squadra d'emergenza - la più vecchia per età media da due anni a questa parte - nella quale, in assenza di Osimhen (ai titoli di coda in azzurro, ormai certo il suo divorzio a fine stagione) e Kvaratshkelia, Politano ha affiancato in attacco un evanescente Raspadori. Dall'altra parte, out Immobile e Zaccagni, è stato Isaksen il più attivo a livello di conclusioni mentre la prodezza di Castellanos (una rovesciata finita in rete) viene vanificata da una posizione di fuorigioco di partenza mentre il colpo di tacco di Luis Alberto - ingabbiato per quasi tutta la gara - viene stoppato da Ostigard.

Più possesso palla (sterile) del Napoli, più iniziative (nemmeno così pericolose) della Lazio che tenta anche un forcing per prendersi quella che sarebbe la quinta vittoria di fila.

Il tecnico dei partenopei prova anche - senza risultati - a inserire i nuovi arrivati Ngonge e Dendoncker, ma nemmeno Sarri (ancora mai vincente all'Olimpico contro la sua ex squadra) riesce a cambiare l'inerzia della partita con i suoi cambi.

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