Roma - Da una parte lo choc e la necessità di ripartire subito ritrovando le energie psicofisiche, dall'altra l'euforia e una concentrazione da ritrovare in fretta. La tre giorni europea ha mutato le dinamiche del derby Lazio-Roma: quando si è giocato nel girone di ritorno in casa biancoceleste, solo una volta le due squadre sono scese in campo con gli stessi punti in classifica. Accadde nella notte dei tempi (era il 21 maggio 1939) ed ebbe la meglio la Roma.
Ma l'estremo equilibrio della classifica (60 punti a testa e un identico ruolino di marcia di 18 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte) che accende la volata per la prossima Champions, è attenuato dal morale che si respira nei rispettivi quartieri generali. Inzaghi deve fare più che mai il motivatore per far svanire sconforto e amarezza di una qualificazione europea gettata al vento, Di Francesco veste invece i panni del pompiere per frenare gli entusiasmi dei tifosi di fede giallorossa. Il fatto che la Roma abbiamo fatto sue le ultime 3 stracittadine di campionato in casa dei cugini e che con un altro segno 2 sarà record per vittorie esterne consecutive nei derby di serie A non scrive l'esito della sfida. Sempre pronta a qualche coup de théâtre inatteso e senza un vero favorito. Di sicuro questo derby avrà un sapore di alta classifica che non si respirava da tempo.
La Lazio si affiderà ai «titolarissimi» (unico dubbio il ballottaggio tra gli interscambiabili Felipe Anderson e Luis Alberto con il primo favorito), la Roma - recuperato l'influenzato Manolas in extremis - dovrebbe riproporre il nuovo modulo che ha stroncato il Barcellona. «Sono convinto che le delusioni aiutino a crescere, quella di giovedì è una macchia profonda che però non cancella quanto di buono fatto in otto mesi», così il condottiero biancoceleste. Chiamato a sistemare una difesa che non è stata all'altezza di un attacco stratosferico che ha già sfondato quota 100 gol in stagione. In attesa di una possibile rivoluzione estiva del reparto a partire dall'addio già deciso di de Vrij.
«Ben venga una partita con la Lazio dopo l'impresa di Champions, è una gara che si prepara da sola dal punto di vista delle motivazioni, servono determinazione e cattiveria con una squadra che è la migliore nel mandare in porta i giocatori», ha detto l'allenatore della Roma che con i suoi sta evitando l'argomento Liverpool, diventato di dominio pubblico in una città di fede giallorossa già all'assalto di un tagliando per la doppia storica gara con i Reds.
La sfida tra bomber Immobile-Dzeko, con il primo che ha eguagliato - per numero di reti - il ruolino di marcia del secondo nella passata stagione, è una delle chiavi principali del derby. Anche se la storia della stracittadina all'ombra del Colosseo ha sempre raccontato di eroi imprevisti.
La Lazio è a secco di vittorie in casa dal 2012, Inzaghi e Di Francesco hanno due vittorie a testa negli scontri diretti, l'ultimo pari è del 2015 (il 2-2 con la rimonta straordinaria siglata da Totti). Che oggi, per la prima volta, sarà in tribuna all'Olimpico per un derby in casa laziale. Segno dei tempi che per quanto riguarda i pronostici sul derby capitolino non sono però cambiati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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