Roma - L'aveva già fatto nelle tre sfide precedenti, finora per Simone Inzaghi Europa League fa rima con turnover. Ed essendo comunque riuscito a vincerle tutte lui insiste, anche perché nel frattempo la Lazio è lanciatissima anche in campionato e i titolari hanno bisogno di rifiatare dopo tre partite in sette giorni senza rotazioni. Rispetto alla formazione-tipo di questo avvio di stagione, in cui manca Felipe Anderson che «così come Wallace tornerà dopo la sosta», stasera ci saranno sei novità: Patric e Luiz Felipe nel terzetto difensivo, Murgia e Lukaku (con Lulic accentrato) a centrocampo e davanti la coppia Caicedo-Nani. In panchina si rivedranno Basta e Palombi, mentre non ci sarà Di Gennaro che alla vigilia della partita col Benevento ha rimediato una lesione di primo grado all'adduttore e ne avrà per tre settimane.
L'assenza più importante, però, è quella di Immobile. L'attaccante campano, che coi suoi 14 gol in campionato è in testa alla classifica della Scarpa d'Oro, accusa un affaticamento muscolare e sarà preservato per la sfida con l'Udinese. «Col ct della nazionale ho parlato altre volte ma non in questa occasione - ha spiegato Inzaghi -, comunque Ciro non è assolutamente a rischio per la partita di domenica». Nemmeno il suo collega Favre ha parlato con Ventura, e nel suo caso l'oggetto della discussione sarebbe stato Balotelli: «Non è compito mio decidere se convocarlo o no, a me interessa solo che lui giochi bene con noi».
Dopo cinque sconfitte consecutive e con il baby talento Saint-Maximin non convocato (così come il portiere titolare Cardinale) spetterà proprio a Supermario risollevare il Nizza che comunque mantiene cinque punti di vantaggio sulla terza del girone e con essi molte probabilità di qualificarsi almeno come seconda.
Vista la classifica entrambe le squadre potrebbero accontentarsi di un pareggio, ma Inzaghi ci tiene ad arrivare primo perché guarda già molto avanti: «L'anno scorso abbiamo cercato l'Europa League con tutte le forze e ora vogliamo giocarla nel migliore dei modi, il nostro desiderio è vincerla». Se si nomina lo scudetto, invece, è Lulic a riportare tutti coi piedi per terra: « Non è cosa nostra, non c'entriamo nulla. Ci sono altre squadre che hanno questo obiettivo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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