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La Lazio non sa più vincere. A Bucarest il 4° ko in 5 gare

La Lazio non sa più vincere. A Bucarest il 4° ko in 5 gare

Il quarto ko nelle ultime cinque gare è forse quello più indolore, visto che la Lazio avrà fra sei giorni il secondo tempo della sfida europea con la Steaua Bucarest e partirà da uno svantaggio di appena un gol. Ma la squadra di Simone Inzaghi, pure in versione B (ben otto cambi rispetto alla serata del San Paolo, d'altronde il turnover è stata una costante in Europa League sin dalla fase a gironi) regala un'altra serata non positiva: poche conclusioni in porta e scarsa incisività offensiva nonostante un buon secondo tempo. Per di più il gol incassato dal francese Gnohere, che sull'ottimo servizio sul filo del fuorigioco di Budescu batte Strakosha con un comodo piatto sinistro. E nel finale la doppia clamorosa occasione capitata a Caceres e Basta sotto porta sul guizzo di Felipe Anderson (perdonato da Inzaghi dopo le scuse del calciatore per la reazione seguita alla gara con il Genoa).

Qualificazione ancora in bilico, anche se giovedì prossimo all'Olimpico la Lazio dovrà mostrare l'abito migliore. Quello più volte esibito sul palcoscenico europeo (in questa competizione i biancocelesti sono riusciti ad arrivare ai quarti cinque stagioni fa). L'importante sarà ritrovare i gol di Ciro Immobile - a secco da quasi un mese e ieri in campo per una quarantina di minuti ma mai in grado di concludere verso la porta di Vlad -, e la verve di Milinkovic-Savic, fermatosi al bel primo tempo disputato a Napoli. A Bucarest mancavano anche Luis Alberto e de Vrij, al quale Inzaghi ha voluto concedere un turno di riposo. Due elementi di esperienza che torneranno utili nel return match.

La Steaua, che nella notte europea ha ritrovato anche il pubblico delle grandi occasioni, non aveva mai battuto una squadra italiana nei 13 precedenti e raramente era riuscita a far gol a una formazione di casa nostra.

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