
Charles Leclerc è rimasto a un decimo dal sogno. Il miracolo lo ha solo sfiorato, cedendo all'ultimo respiro di Lando Norris che è riuscito a estrarre tutto il potenziale della miglior macchina in pista. Ma anche senza la pole, annusata per tutto il fine settimana e mai così vicina in questa stagione tormentata, possiamo parlare di piccolo miracolo rosso. Perché in una settimana la Ferrari è passata dall'eliminazione in Q2 di Imola al secondo e quarto posto (poi diventato settimo per impeding molto fiscale su Verstappen) di Monte Carlo. Nessuno alla vigilia lo aveva previsto, ma alla fine la faccia di Charles è quella della delusione perchè lui la pole la voleva più di ogni altra cosa dopo esser stato il più rapido in tutte e tre le sessioni di prove che hanno preceduto le qualifiche. «Non sono contento, sono molto deluso, la qualifica qua è tanto e partiamo secondi. Siamo lontani dalla vittoria con questo secondo posto, quanto lo eravamo a Imola. Dopo mezz'ora non riesci ad accettare questa qualifica. Fa male a casa su una pista dove la qualifica è tutto. Dentro sono felice per la reazione del team. Il top 10 era un miraggio ma poi mi è venuta voglia di prendere la pole e sono arrabbiato», ha detto Charles, eccessivamente critico con se stesso. Voleva tutto, invece al cilindro di Monte Carlo è uscito l'uomo che nessuno si aspettava, Norris era stato nascosto per tutto il fine settimana, sempre battuto dal suo compagno, poi in qualifica ha ha dato la zampata che può dare una svolta alla sua stagione.
Se da Charles ci si poteva attendere l'exploit sulla pista dei casa, quello che racconta meglio la resurrezione ferrarista è il quarto tempo di Lewis Hamilton a 4 decimi dalla pole. Lewis era andato a sbattere in mattinata costringendo i meccanici ad un superlavoro per cambiargli tutto il posteriore della vettura. Li ha ringraziati a unico a uno prima di salire in macchina, poi ha regalato alla Scuderia una delle migliori prestazioni della stagione (sprint escluse) prima della beffa dei commissari. La retrocessione di Lewis al settimo posto per un impeding su Verstappen al termine della sessione impedirà alla Ferrari di giocare di squadra ma potrebbe consigliare una strategia aggressiva con lui e conservativa con Charles. Negli ultimi anni chi partiva davanti chiudeva davanti se non commetteva errori, la doppia sosta può rimescolare tutto e lasciare qualche speranza anche a Lewis che nella lettura delle gare ha spesso più intuito degli altri.
Tra i delusi del sabato monegasco oltre a Piastri, troviamo Verstappen (5°
a 7 decimi) che non è riuscito a incidere come a Imola e soprattutto la Mercedes con Russell bloccato da un problema e Antonelli a muro alla fine della Q1 quando era già qualificato. Con Kimi bisogna solo avere pazienza.