La SF90 è nata bene. Il debutto di Charles Leclerc lo conferma. La Ferrari ha chiuso anche con il monegasco in testa alla lista dei tempi. 1'18247 il crono con gomme C3, le morbide, e ben 157 giri completati. «Nonostante alcune bandiere rosse siamo riusciti a completare il programma previsto - ha spiegato il pilota monegasco -. A livello di sensazioni mi sono trovato bene da subito sulla SF90 e devo dire che mi sono divertito parecchio. L'emozione? C'è sempre quando sali su una Ferrari, ma l'ho messa da parte perchè il lavoro da fare era tanto. Speriamo di proseguire così anche nei prossimi giorni, è necessario massimizzare le poche occasioni disponibili per effettuare prove in pista». Sebastian Vettel, l'altro ieri, con le stesse mescole aveva ottenuto 1'18161. Dietro la Rossa, come nel primo giorno, la fin qui sorprendente McLaren. Lando Norris ha preso il posto del più esperto Carlos Sainz, ottenendo 1'18553 con gomme C4, le vecchie supersoft. Ancora profilo basso per la Mercedes, run molto lunghi, e Bottas ed Hamilton rispettivamente sesto e decimo. Quinto crono (1'19312) per il rientrante Antonio Giovinazzi sull'Alfa Romeo. Un italiano stabilmente in F1 mancava ormai da sette anni, epoca Jarno Trulli (salvo le due apparizioni proprio di Giovinazzi nel 2017). Al mattino, spavento per Ricciardo sulla Renault, in testa coda dopo aver perso il profilo superiore dell'ala mobile.
I tempi di giornata: 1. Leclerc (Ferrari, 157 giri) 1'18247; 2. Norris (McLaren, 104) 1'18553; 3. Magnussen (Haas) 1'19206; 4. Albon (Toro Rosso, 132) 1'19301; 5. Giovinazzi (Alfa Romeo, 101) 1'19312; 6.
Bottas (Mercedes, 89) 1'19535; 7. Gasly (Red Bull, 92) 1'19814; 8. Hulkenberg (Renault, 95) 1'19837; 9. Ricciardo (Renault, 28) 1'19886; 10. Hamilton (Mercedes, 74) 1'19928; 11. Stroll (Racing Point, 79) 1'20433; 12. Fittipaldi (Haas) 1'21849.
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