Bravo, anzi bravissimo e fortunato, ma non fortunatissimo. Perché nella pole di Charles Leclerc c'è anche tanto di suo e della Ferrari oltre che l'aiuto involontario di Hamilton che gli ha tirato la scia e di Tsunoda che con il suo crash ha interrotto le qualifiche sul più bello. Seconda pole di fila, nona di una carriera che è ancora all'antipasto. Nelle precedenti otto è sempre arrivato a podio tranne che in Messico (4°) e a Monaco, ovviamente. Per Charles Leclerc il weekend di Baku è cominciato nel più sorprendente dei modi. È un po' come aprire un vasetto di uova di lompo e trovarvi dentro del vero caviale. Nessuno si aspettava una Ferrari in pole anche in Azerbaijan su una pista che è mezza Monaco e mezza Monza. Fin dalle prove di venerdì, invece, si è capito che le cose sarebbero andate meglio del previsto. Il resto lo hanno fatto i problemi della Mercedes, risolti in zona Cesarini negli ultimi minuti delle FP3, l'incertezza che sta diventando cronica di Verstappen rimasto ancora una volta con il colpo in canna senza neppure la possibilità di schiacciare il grilletto. «Sono state qualifiche stupide», ha detto Max a caldo, alludendo al fatto che anche qui le qualifiche sono state interrotte sul più bello da un incidente (Tsunoda che ha coinvolto pure Sainz). Anche lui però potrebbe cominciare a fare il suo tempo nel primo run
Leclerc non è stato perfetto, come ha raccontato anche lui nelle curve 4/5/6 avrebbe potuto far meglio: «Pensavo di aver fatto un giro schifoso!». Non è stato il più veloce in nessuno dei tre settori in cui è suddiviso il tracciato di Baku. Ma alla fine la somma dei suoi parziali ha fatto la differenza. E non di poco: 0232. Un vantaggio che però si è costruito (su Hamilton) nei primi due parziali quando solo Max ha fatto meglio. Nel terzo parziale quello del tratto veloce con il rettilineo infinito, si è lasciato risucchiare da Hamilton e ha fatto il resto, ma quella scia gli avrebbe dato meno di 2 decimi, secondo i calcoli ferraristi. Va comunque sottolineato come sia Mercedes che Red Bull avevano predisposto le uscite in modo che Bottas e Perez tirassero la volata ai loro capitani. Alla fine chi di scia voleva ferire, di scia è stato punito.
Al via, con soli 138 metri prima della staccata sarà difficile prendere la scia. Partire in pole ha portato alla vittoria due volte su quattro, ma questa è la pista dove (grazie anche al Drs) si sorpassa di più. Non siamo a Montecarlo.
Questa volta però Leclerc scatterà davvero davanti a tutti e farà di tutto per restare là davanti il più a lungo possibile anche se sul passo gara i tempi del venerdì hanno raccontato di Red Bull e Mercedes in vantaggio. L'unica brutta notizia del weekend è la cancellazione del Gran premio di Singapore. Quella sì che era una pista Ferrari. Adesso Leclerc dovrà accontentarsi di Baku.
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