Sport

La Lega ora ha "paura" del futuro con Dazn

Dopo il blackout dubbi sulla piattaforma, che da settembre avrà l'esclusiva

La Lega ora ha "paura" del futuro con Dazn

Il calcio di serie A è in subbuglio per il buco nero di Dazn registrato domenica pomeriggio. Inter-Cagliari è rimasta invisibile ai fruitori dell'app su internet a causa «di un problema tecnico» che ha dato vita a una sorta di psicodramma collettivo in vista del prossimo torneo, i cui diritti - in esclusiva - sono stati assegnati proprio a Dazn in collaborazione con Tim. Il broadcaster si è scusato al volo con gli utenti che hanno inondato i social di proteste, battute e minacce, scaricando la responsabilità dell'incidente tecnico sulla società che si occupa dell'autentificazione e che fa parte della galassia di Comcast, proprietaria di Sky.

Sul tema sono fiorite le solite teorie complottiste all'italiana. La conseguenza è stata inevitabile. Ieri mattina, l'ad Luigi De Siervo, su pressione del presidente della Lega di serie A Dal Pino, ha scritto a Dazn una lettera per chiedere garanzie tecniche sul futuro contratto dei diritti del triennio 2021-2024 che tra l'altro dev'essere completato con l'assegnazione del pacchetto due (3 partite in co-esclusiva a cui è interessata Sky, tra 10 giorni la pubblicazione del nuovo bando).

«È già successo in passato» fanno sapere dagli uffici della Lega calcio di Milano come per sottolineare da un lato che c'è grande attenzione sulla questione e dall'altro che la comparsa della famosa rotellina nei mesi passati aveva già destato allarme. Di società che si occupano nello specifico della materia denunciata dall'incidente di domenica, ce ne sono tante sul mercato. La stessa Sky, peraltro, si serve di un'altra azienda. Ma l'interrogativo più inquietante è il seguente: cosa accadrà quando ci saranno un milione e mezzo di persone interessate alla connessione?

Nell'assemblea di oggi a Milano, molti presidenti di serie A porranno la questione in modo polemico perché incassare qualche milione in più senza riuscire a far arrivare il prodotto nelle case degli italiani, non è il massimo per il calcio italiano già assalito da problemi di natura finanziaria (pandemia) e disaffezione per la chiusura degli stadi.

Nell'incontro di oggi oltre alla preoccupazione per il futuro, l'argomento destinato a creare altre tensioni e polemiche tra i club è quello riservato al criterio per dividere le quote dei diritti del contratto in vigore sostituendo il parametro delle presenze dei tifosi-incassi negli stadi con un altro criterio. Sul tema ci sono sul tavolo proposte in conflitto tra loro preparate da De Laurentiis (Napoli) e Lotito (Lazio) che si scontreranno di sicuro con Inter e Milan, i due club col maggior numero di presenze negli anni passati.

A proposito della riapertura degli stadi, domani è in agenda l'incontro dei rappresentanti del calcio (Gravina e Dal Pino) con il sottosegretario con delega allo sport Valentina Vezzali.

Commenti