Guigues: "Leggerezza e piacere di guida le chiavi di Alpine. I brand cinesi? Presto per dire se saranno forti"

Il nuovo capo di Renault group Italia sulla transizione verso l'elettrico: "Paese indietro, serve una rete di ricarica più diffusa"

Guigues: "Leggerezza e piacere di guida le chiavi di Alpine. I brand cinesi? Presto per dire se saranno forti"
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Dalla Spagna all’Italia, dal 1° luglio Sébastien Guigues è a capo di Renault Group Italia e quindi anche di Alpine. Ed è proprio su quest’ultimo brand che concentriamo la nostra intervista.

Come definirebbe Alpine?

"Alpine è nata dal Motorsport e continua a rimanere legata a questo mondo. La Formula 1 e l'Endurance hanno sempre accompagnato il marchio. È stata fondata da Jean Rédélé, un concessionario appassionato di auto che voleva creare macchine più leggere e veloci".

Cosa la differenzia dagli altri brand?

"Siamo nati dalla competizione. Non è un caso unico ma non è comune. Poi c'è l'eleganza, lo stile e la sportività tipicamente francese, che fa parte del nostro DNA. E infine un'attenzione estrema alla leggerezza".

Ci faccia qualche esempio.

"L'A110 pesa solo 1000 kg: con 300 cavalli diventa un'auto straordinaria. Se un'auto pesa 2.000 Kg, quei 300 cv non danno le stesse sensazioni di guida".

Chi è il cliente tipo?

"Spesso è una persona che possiede già altre auto, anche più costose. È un cliente prevalentemente urbano, ancora in gran parte maschile, ma per esempio con la nuova A290 vogliamo parlare anche a un pubblico più giovane, femminile e cittadino".

A290 rigorosamente elettrica. A che punto è la transizione in Italia?

"Siamo molto indietro: solo il 5% delle vendite sono elettriche. Siamo ancora all'inizio. Ma sono ottimista: l'elettrificazione si farà, perché l'Europa ha preso questa decisione. Serve una rete di ricarica più diffusa e anche un po' di pedagogia: chi prova un'elettrica capisce che non è complicato usarla, nemmeno in Italia. Molti timori sono psicologici: non vediamo auto elettriche ferme in strada senza batteria, ad esempio. Certo, c'è anche il tema del prezzo: non tutti vogliono spendere 10.000 euro in più rispetto a una benzina".

Che idea si è fatta dell'avvento dei brand cinesi?

"Non è tanto una questione di Cina, ma di marchi nuovi. Il 90% sono cinesi, ma vale per tutti i brand emergenti. Non hanno ancora un parco circolante ampio né una rete di vendita e assistenza consolidata. Renault, ad esempio, ha 2,3 milioni di auto in circolazione in Italia: per arrivarci, un marchio nuovo impiegherà decenni. La vera prova è quando il cliente che ha comprato un'auto, anni dopo, sceglie di ricomprarne un'altra".

Quali sono gli obiettivi a medio termine di Alpine?

"Far conoscere meglio il marchio in Italia, ampliando la

rete di concessionari. Sviluppare e lanciare i nuovi modelli, come la A390 che arriverà a fine anno, e poi i SUV e crossover. E far passare il messaggio che anche le auto elettriche possono essere divertenti e sportive".

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