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Dopo le accuse a Jacobs, ora è ufficiale: figuraccia Inghilterra

Ujah è stato squalificato per doping e l'Inghilterra perde così la medaglia d'argento conquistata nella 4x100 maschile a Tokyo. Dalle accuse a Jacobs, sono tante le cantonate prese degli inglesi in questi mesi

Dopo le accuse a Jacobs, ora è ufficiale: figuraccia Inghilterra

L'Inghilterra ha fatto l'ennesima figuraccia nei confronti di Marcell Jacobs. Dopo aver accusato il velocista azzurro, campione del mondo in carica nei 100 metri piani, ora gli inglesi devono incassare la squalifica del loro atleta Chijindu Ujah che fa così perdere la medaglia d'argento nella staffetta 4x100 conquistata alle Olimpiadi di Tokyo lo scorso mese di agosto. Secondo quanto riporta iltempo.it, una dichiarazione rilasciata dalla divisione antidoping della corte arbitrale dello sport (Tas Add) ha affermato come Ujah non abbia contestato la violazione delle regole antidoping, ma ha affermato di "non essersi dopato consapevolmente o intenzionalmente, suggerendo che la fonte delle sostanze vietate potrebbero essere stata l'ingestione di un integratore contaminato. L'arbitro unico Tas Add ha emesso la presente decisione in cui ha stabilito che era stata commessa una violazione del regolamento antidoping".

L'amarezza di Ujah

Questa squalifica di Ujah farà dunque perdere la medaglia d'argento all'Inghilterra che andrà al collo del Canada con quella di bronzo che andrà alla Cina. Il velocista statunitense Ujah ha rilasciato una dichiarazione al British Athletics: "Accetto la decisione emessa oggi dalla Corte arbitrale per lo sport con tristezza. Vorrei chiarire che ho inconsapevolmente consumato un integratore contaminato e questo è stato il motivo per cui si è verificata una violazione delle regole antidoping ai Giochi Olimpici di Tokyo".

Il 27enne di Ponders End ha infine spiegato: "Mi dispiace sinceramente che ciò abbia inavvertitamente portato alla decadenza della medaglia d'argento olimpiche della staffetta 4x100m maschile ai Giochi Olimpici di Tokyo. Vorrei scusarmi con i miei compagni di squadra, le loro famiglie e le squadre di supporto per l'impatto che questo ha avuto su di loro. Mi dispiace che questa situazione sia costata ai miei compagni di squadra le medaglie per cui hanno lavorato così duramente e così a lungo, e che hanno ampiamente meritato.

È qualcosa di cui mi pentirò per il resto della mia vita".

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