Calcio

La lezione di Spalletti e Inzaghi primo "allievo"

La lezione di Spalletti e Inzaghi primo "allievo"

Ascolta ora: "La lezione di Spalletti e Inzaghi primo "allievo""

La lezione di Spalletti e Inzaghi primo "allievo"

00:00 / 00:00
100 %

Ferragosto è dietro l'angolo e poi sarà campionato. L'Arabia Saudita ha attirato nel deserto le stelle per iniziare a costruire l'Nba del pallone sulla sabbia. L'operazione per ora non riuscita con gli allenatori. Hanno detto sì ottimi tecnici, ben sei portoghesi e qui centra lo zampino di Cristiano Ronaldo, ma nessuno dalla ricca bacheca. Il calcio si fa ancora in Europa. Hanno resistito Mourinho e Allegri, per restare in casa nostra.

Segno forse che quel progetto per ora contempla solo una collezione di figurine. Senza campioni nuovi a cambiare i valori in campo, la differenza in serie A la faranno le idee, il gioco come è stato per Spalletti che l'anno scorso ha plasmato il capolavoro del Napoli campione d'Italia. Certo poi i gol li hanno fatti Osimhen e Kvaratskhelia, ma anche perché messi nelle condizioni migliori per farlo. Ora Spalletti non c'è più, il suo posto l'ha preso quel Rudi Garcia, proprio uno che dalla sabbia dorata del deserto arabo è scappato.

Il francese è la novità e pur conoscendo il nostro torneo per il passato giallorosso, qualcosa potrebbe pagare. Così Simone Inzaghi è davanti a tutti nei lavori in corso sull'onda della straordinaria cavalcata di primavera tra campionato e Champions. Ha trovato la quadra: se ci fosse stato bisogno di una conferma dopo aver visto come ha spaventato il City di Guardiola a Istanbul, più che dal calcio d'agosto è arrivata dalla facilità d'inserimento finora dimostrata dai nuovi come Frattesi. L'impressione è che l'Inter vada ormai a memoria, sempre che al primo intoppo non riparta il gioco al massacro autoprodotto nello scorso inverno. Poi Allegri e Pioli, Sarri e Mourinho e dietro di loro Italiano e Gasperini su tutti.

Tutte facce della continuità di un campionato in cui, tolte le neopromosse, solo due squadre oltre ai campioni d'Italia hanno cambiato allenatore. Non avremo i soldi degli arabi e neppure delle inglesi, del Bayern, del Psg, di Real e Barcellona che insieme sommano già mille milioni investiti..., ma in panchina non siamo inferiori a nessuno. E la differenza si può fare lì per vincere il campionato.

L'ha insegnato Spalletti.

Commenti