L'Inter di coppa è troppo per il Milan

Nerazzurri in finale: doppio Lautaro e Gosens. I rossoneri imprecisi fermati pure dal Var

L'Inter di coppa è troppo per il Milan

Il primo derby griffato dall'Inter di Simone Inzaghi è quello che, per ora, conta. Conta perché gli spalanca la finale di coppa Italia fissata per mercoledì 11 maggio. Appuntamento a stasera per sapere se ci sarà la Juve o la Fiorentina. È il primo derby della stagione marchiato a fuoco dalle prodezze balistiche di Lautaro Martinez, segnato dalle crepe tradite dalla difesa di Pioli fino a ieri l'altro, eletta a esempio di solidità e concluso dalla stoccata di Gosens che cancella l'orgogliosa reazione rossonera del primo tempo. Il derby di campionato fulminò l'Inter e rilanciò le quotazioni di Pioli. Da domenica prossima capiremo se questa sconfitta, netta e dura, può lasciare traccia sugli umori e sulla testa della capolista. Il Milan si è fatto sorprendere prima, poi infilare in contropiede, quindi mettere sotto a fine ripresa quando ormai la sfida era nella completa disponibilità dell'Inter grazie anche al gol di Bennacer annullato per discusso fuorigioco di Kalulu.

Sembra una trovata discutibile, invece giudicata all'intervallo diventa una genialata. L'assortimento dell'attacco deciso da Simone Inzaghi (Correa in coppia con Lautaro preferito a Dzeko) diventa decisivo per sgabbiare subito dalla semifinale e incidere le sue iniziali sul risultato. 2 gol in 45 minuti mandano il Milan ko a dispetto della reazione orgogliosa dei rossoneri, capace di costringere Handanovic a una sequenza di interventi prodigiosi per rispondere agli artigli di Leao e Saelemaekers. A dire il vero, il Milan perde subito la sua verginità difensiva dopo 4 minuti e nel finale di frazione tradendo la serata di discusso rendimento di Tomori innanzitutto, il quale concede libertà eccessiva sul primo e sbaglia il fuorigioco sul secondo sigillo dell'argentino che infiamma San Siro interista. Dall'altra parte invece intorno alla mezz'ora, i milanisti concentrano la striscia più pericolosa che si esaurisce su uno strepitoso recupero difensivo di Perisic (sulla linea di porta) che nega a Kessiè la soddisfazione di un meritato (a quel punto) pareggio. Il castigo è dietro l'angolo, anzi sulla ripartenza eccessiva perché Correa lavora una palletta con intuito giusto e il Toro scatenato la trasforma in uno scavetto su Maignan in uscita.

Nella ripresa Pioli cambia subito un paio di pedine (dentro Messias e Diaz) e si rimette all'inseguimento che sembra parzialmente premiato dopo l'ora di gioco con il sinistro da fuori area di Bennacer che s'infila in una foresta di gambe mentre Kalulu si allontana dal cono d'ombra di Handanovic, rimasto immobile. Gol e ricorso al var: l'arbitro Mariani opta per il fuorigioco attivo dopo aver visto e rivisto i filmati, segno che non è arcisicuro.

A quel punto è Inzaghi che provvede alla bisogna: nel giro di qualche minuto ne cambia prima tre, la coppia d'attacco (Dzeko e Sanchez i sostituti) e lo spento Calhanoglu (Vidal) poi altri due perché Bastoni è ko e Perisic spolpato dalle cento rincorse e dai favolosi recuperi difensivi. Il gol annullato al Milan diventa insignificante nel finale quando la percussione di Brozovic libera davanti alla porta Gosens appena entrato per stampigliare il largo e comodo 3 a 0 finale.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica