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L'Inter si fa male da sola. Eriksen l'incompresa la salva

Il danese a lungo fuori dal progetto firma il pareggio con il Napoli. Conte si ferma dopo undici vittorie di fila: +9 sul Milan

L'Inter si fa male da sola. Eriksen l'incompresa la salva

Finisce in parità (uno a uno) e quindi finiscono tutte le strisce di vittorie: quella record dell'Inter nel girone di ritorno si ferma a 11, quella del Napoli a 5 (o 6 per le sole partite in casa). Conte fa altri 90 minuti verso lo scudetto, Gattuso può ancora sperare nella qualificazione Champions come regalo di addio: la Juventus ha solo 2 punti in più, ma soprattutto ha grane in abbondanza, come nessun altro. L'Inter prova a vincere perché Conte non si accontenta del ritrovato pareggio, ma nel finale rischia persino di perdere.

Non è per scelta che i nerazzurri difendono per lunghi tratti a 5, con Hakimi e Darmian sulla linea dei centrali. È la necessità di arginare la spinta di Insigne e Politano. Insomma, non è Conte a lasciare il controllo del gioco a Gattuso, ma è il tecnico napoletano a prenderselo. Fabian Ruiz fa girare la squadra molto più di quanto non riesca a Brozovic, in difficoltà con Zielinski, attaccante aggiunto, spesso al fianco e non dietro a Osimhen.
L'Inter non aspetta, si difende. Sono due cose differenti. Non gioca male, visto anche l'avversario in particolare vena. E potrebbe addirittura trovare il gol prima del Napoli. Lukaku strappa a metà campo e serve in diagonale Darmian, che non tira come potrebbe, ma centra basso per Hakimi, anticipato da Insigne (27' pt). Poco oltre, parte superiore della traversa per Lukaku, dopo angolo di Eriksen (29' pt). Poi c'è il gol che schioda la partita: facile dare la colpa ad Handanovic, ma la presenza di De Vrij è decisiva nell'indurlo in errore, dopo la palla tesa di Insigne (37' pt).
Ritrovarsi in svantaggio a oltre 3 mesi dall'ultima volta (Roma-Inter del 10 gennaio), vale ai nerazzurri quanto una frustrata. Subito Lukaku (altro palo) e poi Barella (anticipato da Meret) sfiorano il pareggio, che arriva invece in avvio di ripresa, per logica conseguenza dell'accelerazione. Lo firma Eriksen, di sinistro, calciando dal limite dell'area, dopo una corta respinta della difesa napoletana.

Il canovaccio della sfida adesso è differente: alla voglia del Napoli si oppone il valore dell'Inter, certificato dalla classifica, e la partita diventa a tratti persino divertente, pur restando in equilibrio. I cambi migliorano più il Napoli dell'Inter. Mertens per Osimhen, soprattutto. Solito cambio Sanchez per Martinez, ma stavolta dal cileno non arriva la solita scossa. Politano centra una traversa che grida vendetta (35' st) poi serve addirittura il Var per verificare che De Vrij non commette fallo in area su Zielinski (37' st), quando in realtà si vede a occhio nudo come l'intervento sia assolutamente sul pallone. Resta una classifica comandata dalle squadre del Nord, ma se la Roma è uscita di scena, il Napoli oggi più di ieri è in piena corsa Champions.

Almeno per quella, ci sarà da divertirsi fino a maggio.

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