Milano. Sei partite sicure, probabilmente sette. Sono quelle che restano da giocare all'Inter da qui a fine stagione, ma 6 sono anche quelle vinte consecutivamente e che Inzaghi spera stasera di portare a 7. Il derby può attendere, anzi deve. Perché all'Inter e al suo allenatore servono tremendamente anche i 3 punti in palio contro il Sassuolo. Inzaghi ha capito da tempo che del doman non c'è certezza, soprattutto perché Marotta non perde occasione per ricordarglielo. Lui e l'Inter proveranno ad arrivare a Istanbul (l'Uefa ha smentito che la finale di Champions possa essere spostata a Lisbona), a vincere la Coppa Italia nella finale con la Fiorentina del 24 maggio e a confermare almeno l'attuale quarto posto in campionato, che garantisce di giocare anche la prossima Champions. Se poi qualcuno penserà che non basti, beh ci sarà da divertirsi.
Vigilia al solito silenziosa: si gioca così tanto, che se non ci sono obblighi regolamentari, tipo Champions o come accadrà a Roma prima della Coppa Italia, Inzaghi preferisce riservare i suoi commenti ai post partita, decisamente più semplice, soprattutto finché l'Inter vince. Così per capire chi potrebbe giocare stasera, si può ragionare solo per ipotesi. Sarà turnover come sempre e come sempre sarà scientifico, perciò da Lautaro-Dzeko si passa a Lukaku-Correa, dentro Brozovic e De Vrij, ma probabilmente anche Handanovic, D'Ambrosio e magari persino Bellanova. Dipende dall'autonomia del neo guarito Gosens, perché Dimarco (ultime 5 da titolare, 2 gol e 2 assist) stavolta tira certamente il fiato. Giocare conoscendo i risultati di Lazio, Atalanta e Milan può essere d'aiuto, ma la sostanza non cambia, perché l'Inter deve ovviamente pensare solo a vincere, pur sapendo le difficoltà che storicamente il Sassuolo riserva a San Siro (per gli emiliani 4 vittorie e 2 pareggi in 9 partite) e la teorica possibilità per Dionisi (che punta sull'ex Pinamonti) di agganciare ancora quell'ottavo posto, che a fine stagione potrebbe anche valere un posto in Europa. Che l'Inter sia in salute lo dicono gli ultimi risultati, nei quali ha finalmente abbandonato l'andamento sussultorio che ne ha negativamente condizionato il campionato. Ha ritrovato i gol (17 nelle ultime 6 partite), in particolare quelli dei suoi attaccanti (5 Lautaro, 3 Dzeko e Lukaku), soprattutto ha recuperato solidità difensiva (1 solo gol al passivo, sull'errore individuale di Acerbi contro la Lazio). All'andata, proprio contro il Sassuolo (poi Salernitana, Fiorentina e Sampdoria), cominciò la striscia di 4 successi consecutivi, eguagliata nello scorso turno contro la Roma (e prima Verona, Lazio e Empoli). Per l'Inter, il piccolo, platonico, primato stagionale di vittorie consecutive è quindi un motivo in più per vincere, non bastassero gli altri.
Non è ancora ufficiale, ma già si sa del record assoluto d'incasso per martedì (oltre 12 milioni, costo medio di 160 euro per i 75mila privilegiati spettatori dell'Euroderby), ma ovviamente anche stasera San Siro sarà un'altra volta esaurito, con l'eccezione del settore ospiti (250 persone).
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