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L'Italia ha sempre Fede. E Quadarella dedica l'oro alle piscine dimenticate

Simona vince gli 800 sl e pensa a gestori e società piegati dal Covid. Pellegrini: staffetta d'argento

L'Italia ha sempre Fede. E Quadarella dedica l'oro alle piscine dimenticate

Il timbro di Simona e Fede. Dopo il bronzo del primo giorno, la seconda giornata ha regalato all'Italnuoto la prima medaglia d'oro e un argento. L'oro è stato conquistato da una stupenda Simona Quadarella, che si conferma campionessa europea degli 800 stile libero. Un monologo trionfale quello della 21enne romana, al quarto sigillo continentale della carriera dopo la tripletta di Glasgow nel 2018. L'argento, invece, è stato acciuffato dalla 4x200 stile libero uomo-donna guidata da Federica Pellegrini e insieme ai due Stefano, Ballo e Di Cola e a Margherita Panziera. Per Fede si tratta della 54° medaglia internazionale: «Questa medaglia è mancata a Glasgow e adesso è arrivata. Ora valuterò quali gare fare nei prossimi giorni». Insomma, le due regine del nuoto azzurro hanno lasciato la loro impronta.

È un successo pesante, quello di Simona Quadarella, tra l'altro arrivato nella piscina che l'ha consacrata. Proprio qui, era il 2017, infatti, si fece notare per la prima volta con un bronzo mondiale nei 1500. Quattro anni dopo, sempre a Budapest Simona ritrova la gioia dopo mesi difficili, tra un'Olimpiade slittata di un anno per la pandemia e il Covid preso a Livigno durante il raduno con la Nazionale. Un virus che ha segnato Simona nel corpo e nella mente. Ieri poi, la romana ha avvolto al braccio destro una fascia bianca in segno di solidarietà verso le società e i gestori delle piscine al coperto per la decisione del Governo di posticipare al 1° luglio la riapertura degli impianti. Simona si è detta «sollevata dalla medaglia d'oro», ma non è finita qui. Ci sono ancora 1500 e 400 per provare a ripetere il tris di tre anni fa. Una tripletta d'oro che in questa rassegna ungherese è già stata realizzata da Gregorio Paltrinieri, sebbene nelle acque libere. Ieri mattina, però, il carpigiano sembra aver patito gli sforzi del fondo, tanto da nuotare i 1500 in batteria in un allarmante 15'08 (solo 7° crono, lontano dal 14'40 degli Assoluti). «Dopo aver nuotato 20 km a bomba, l'avevamo messa in conto. Spero di potermela giocare». Oggi pomeriggio (ore 18, Rai 2) scopriremo se Greg avrà recuperato le energie. Come scopriremo inoltre se Alessandro Miressi sarà in grado di difendere l'oro europeo dei 100 stile libero di tre anni fa. Ieri, il gigante torinese è stato superlativo: ancora una volta ha polverizzato il suo primato italiano. In semifinale ha abbassato il suo record di 21/100 (da 4774 a 4753). «Sono entrato in una nuova dimensione», spiega Miressi.

Infine, una rana azzurra dai due volti: solo 5° Nicolò Martinenghi nei 100 rana (gli bastava ripetere il crono della semi per acciuffare il bronzo) in una gara dove al femminile sempre oggi due azzurre (Carraro e Castiglioni) sono da podio.

La notizia è che tra queste non troveremo Benedetta Pilato, che in batteria ha perso la sfida in casa con le compagne.

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