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L'Italia è una meraviglia. Ecco perché può diventare una delle nazionali più forti di sempre

L'Italia batte 2-0 la Bosnia, vince il suo girone di Nations League e approda con merito alla Final Four. Gli azzurri si confermano una delle nazionali più forti in circolazione

L'Italia è una meraviglia. Ecco perché può diventare una delle nazionali più forti di sempre

L'Italia di Roberto Mancini, con in panchina il suo vice Alberico Evani per via della positività al coronavirus del ct, è una vera e propria meraviglia. Gli azzurri hanno vinto con merito in casa della Bosnia Erzegovia, per 2-0 frutto delle reti di Andrea Belotti e Domenica Berardi e staccano così il pass per la final Four della Nations League che si disputerà tra Milano e Torino cone le semifinali fissate il 6-7 ottobre 2021 e con la finale 3-4 posto e la finalissima che si giocheranno invece il 10 ottobre. Italia, Belgio, Spagna e Francia: sono queste le nazionali che si contenderanno il titolo per succedere al Portogallo di CR7 che vinse la prima edizione.

L'Italia chiude così al primo posto il girone 1 con 12 punti frutto di 3 vittorie e 3 pareggi e lo fa con grande merito dimostrando di essere una delle nazionali più forti in circolazione e grande candidata, insieme ad altre 3-4 nazionali, per provare a portarsi a casa Euro 2021. Gli azzurri hanno preferito essere artefici del proprio destino non guardando al risultato di Polonia-Olanda che avrebbe potuto condizionare la nostra nazionale che non si è invece fatta distrarre. I prossimi impegni degli azzurri saranno a marzo con una serie di amichevoli prima di Euro 2021 che partirà a giugno con gli azzurri inseriti nel girone con Turchia, Svizzera e Galles.

Una nazionale di livello

Roberto Mancini, da calciatore, non ha mai avuto grande feeling con la maglia della nazionale ma da commissario tecnico si sta dimostrando una vera e propria eccellenza. In questi due anni e mezzo bisogna dargli atto di aver costruito una grande nazionale fatto di tanti giovani talenti e qualche giocatore di esperienza. Il Mancio è riuscito a convocare un numero elevatissimo di calciatori dando spazio anche a molti "insospettabili" che forse non sarebbero mai stati convocati in gestioni precedenti.

L'Italia, poi, veniva, dalla grande delusione contro la Svezia nel novembre del 2017 quando gli azzurri guidati da Ventura fallirono l'ingresso al Mondiale del 2018. Mancini ha portato una ventata d'aria nuova e fresca con tantissime convocazioni in questi due anni e mezzo e con tanti giovani che sono letteralmente esplosi sotto la sua ala protettiva e gestione. Questa nazionale ha tutte le carte in regola per fame, voglia di vincere, età media e talento per diventare una delle più forti di tutti i tempi per quanto riguarda gli azzurri.

L'Italia che vinse l'Europeo nel 1968 e le due nazionali che vinsero i mondiali nel 1982 e nel 2006 sono sicuramente squadre diverse, con più esperienza e con forse più classe ma con un età media, soprattutto la nazionale di Marcello Lippi, decisamente più alta rispetto a quella attuale. Ora toccherà alla Federazione blindare il Mancio per tentare di farlo diventare un po' come Joachim Loew che ha costruito un ciclo vincente con la Germania e che è ormai ct dal 2006.

Nations League e mondiali 2022

Le qualificazioni mondiali rimangono invariate con le dieci vincitrici dei rispettivi gironi che staccheranno il pass per la fase finale in Qatar 2022. Quello che è però cambiato è il format degli spareggi con due fasi a eliminazione diretta che qualificano tre squadre e che coinvolgerà le 10 seconde classificate nei gironi e le migliori due vincitrici dei gironi di Uefa Nations League che non si siano qualificate direttamente o abbiano raggiunto gli spareggi.

La cronaca della partita

L'Italia parte forte e al 6' sfiora il gol del vantaggio con Belotti che calcia fuori di sinistro da buona posizione su assist di testa di Emerson Palmieri. Passano 16 minuti, però, e il Gallo trova il gol del vantaggio sfruttando alla grande un assist al bacio d'esterno destro di Insigne che pesca il capitano del Torino che in "acrobrazia" batte Piric. Berardi impegna l'estremo difensore bosniaco al 26 'con un sinistro che viene respinto in angolo e al 32' Emerson non arriva di un soffio sul cross teso di Barella.

Donnarumma dice no a Prevljak al 37' e un minuto dopo Insigne sfiora il 2-0 con un tiro a giro dei suoi che termina fuori di un soffio. Sul finire del primo tempo Gojak si divora da ottima posizione la rete dell'1-1 e si va al riposo. Nella ripresa Belotti manca il raddoppio al 50' e due minuti dopo è la Bosnia a sfiorare il pareggio ma Donnarumma tira un sospiro di sollievo.

Acerbi si improvvisa esterno d'attacco al 60' con il difensore della Lazio che la mette tesa in mezzo per l'accorrente Locatelli che non ci arriva di un soffio in spaccata. Locatelli mette una grande palla morbida in area di rigore per Berardi che al volo di sinistro sigla il 2-0. Belotti viene atterrato al 75' ma per l'arbitro non è rigore: qualche dubbio resta. Bernardeschi colpisce la traversa al minuto 87' e la partita va in archivio così: finisce 0-2 per l'Italia a Sarajevo, azzurri alle final Four di Uefa Nations League.

Il tabellino

Bosnia Erzegovina: Piric; Corluka, Hadzikadunic, Sanicanin, Kadusic; Cimirot, Pjanic, Gojak; Tatar, Prevljak, Krunic.

Italia: Donnarumma; Florenzi (46' Di Lorenzo), Acerbi, Bastoni, Emerson; Barella, Jorginho, Locatelli; Berardi (83' Bernardeschi), Belotti (83' Lasagna), Insigne

Reti: 22' Belotti (I), 68' Berardi (I)

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