A gennaio lo raggiungerà Maria. La sua fidanzata, che di cognome fa Lorente e che completerà all'ospedale Molinette la specializzazione in endocrinologia che sta svolgendo al Basurto di Bilbao. Lui, con una 'elle' in più, continuerà invece con il suo attuale datore di lavoro garantendo il massimo impegno e possibilmente lo stesso fatturato degli ultimi quaranta giorni mal contati: cinque gol (cui va aggiunto quello segnato a fine settembre), giocate intelligenti, assist e punti in classifica guadagnati. La Juventus si coccola il Re Leone e a questo punto non ci sono dubbi circa l'affare portato a termine da Marotta, visto che è sempre bene ricordare che l'ex attaccante dell'Athletic Bilbao è arrivato a Torino a parametro zero. «Se l'avessimo preso due anni fa pagando la clausola di 37 milioni di euro, sarebbe stato un top player e nessuno lo avrebbe discusso», ha più volte ricordato Andrea Agnelli. Il quale adesso ha il solo problema di riuscire a esultare ai gol del Re Leone saltellando sulle stampelle cui è obbligato dalla recente frattura al malleolo: fossero tutti quelli i problemi, insomma. Di più seri, calcisticamente parlando, ne hanno invece parecchi gli avversari dei bianconeri, di colpo nuovamente piccoli piccoli mentre quegli altri accelerano che nemmeno Bolt sui 200 metri: sei vittorie in fila, altrettante partite senza prendere gol come non succedeva dal 2002 con Lippi in panchina e Conte in campo, cinque punti in più rispetto all'anno scorso, stessi gol fatti (29) e subiti (10) e una sensazione di quasi onnipotenza almeno tra i patri confini. In quattro partite è cambiato tutto: la Roma non ha mai vinto, la Juve non ha fatto altro e la classifica parla chiaro. Il bello per la Signora e il brutto per gli avversari è che, come già accaduto dodici mesi fa, il mese di dicembre rischia quasi di chiudere i conti in anticipo: un anno fa i bianconeri fecero l'en plein prenatalizio contro Toro, Palermo, Atalanta e Cagliari arrivando alla sosta con +8 sulla Lazio, +9 su Fiorentina e Inter e +10 sul Napoli. Ora potrebbero ripetersi: passato lo scoglio Udinese, sono attesi da Bologna, Sassuolo e Atalanta e non ci sarebbe da gridare al miracolo se arrivassero altri nove punti. Buoni sia per laurearsi in anticipo campioni d'inverno, ma soprattutto per andare poi il 6 gennaio a sfidare in casa propria la Roma - attesa intanto da Fiorentina, Milan e Catania - con un bel gruzzoletto da difendere. In tutto ciò la produzione di Llorente, unita a quella di Tevez, potrebbe continuare a fare impallidire dirigenti e proprietà altrui: l'Inter ha speso 20 milioni per metà Belfodil e l'intero cartellino di Icardi, al momento molto attivo per vicende amorose ma non altrettanto sul campo, il Milan ha pagato Matri 12 milioni, Higuain è costato una quarantina di milioni che magari saranno anche stati ben spesi ma per il momento rendono meno di quanto immaginato e via di questo passo. Con quegli occhioni azzurri che a settembre parevano un po' spenti e spaesati, il numero 14 della Juve si è ripreso anche la nazionale spagnola mettendosi definitivamente alle spalle l'esilio vissuto a Bilbao l'anno scorso, quando era stato dipinto come un traditore per avere accettato la corte della Signora: a Torino è rinato e a Torino aspetta la sua fidanzata di sempre.
La dottoressa Maria Lorente, lontana per definizione - così dicono in Spagna - dai riflettori della vita mondana: non una della tante 'wags', ma una ragazza impegnata anche nel sociale. Fernando e Maria, allora: due che paiono perfetti per sposare l'austerità sabauda piuttosto che le bollicine milanesi e gli eccessi di Napoli e Roma. Il meglio, probabilmente, deve ancora venire.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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