L'occasione del soldato Massa «Pronto a tutto per la Rossa»

Sarà per questioni di fisiognomica e quel suo fare da paperino, sarà per come perse il mondiale 2008 dopo averlo vinto cinquecento metri prima, sarà per quel bullone preso in pieno viso che a Budapest 2009 poteva ammazzarlo, sarà perché non va a podio dalla Corea 2010, sarà perché da quando c'è Alonso in squadra è passato dal credere enormemente in se stesso al crederci un filino meno, ma Felipe Massa in seconda fila a Monza, regno Ferrari, terzo tempo, con tutto il peso del Cavallino e del proprio futuro sulle spalle, è una gran bella storia. Umana e sportiva. Perché non può sbagliare Felipe. Perché ha la grande occasione di lottare per la vittoria nel giorno in cui vincere vorrebbe dire fare il più bel gioco di squadra: cioè pigiare sull'acceleratore, cioè non alzare il piede. Lo vuole lui, lo vogliono i tifosi, lo vuole il team che già nelle ultime libere e poi nelle qualifiche ha provato la strategia delle scie per spingersi a vicenda tra ferraristi. «Però il mio miglior tempo l'ho fatto senza aiuti» puntualizzerà Felipe. E che diamine.
Fatto sta, Alonso lontano e sfortunato crede in lui. Perché «possiamo rimontare posizioni» lo sprona sottintendendo che gradirebbe si incuneasse là davanti fra Hamilton e Button. E perché un signore che in Ferrari conta parecchio, il presidente Luca di Montezemolo, precisa che «non c'è nessuna scadenza contrattuale per Felipe, non ha la pistola puntata alla testa. Sa quello che deve fare, ci aspettiamo molto da lui». E a scanso di equivoci: «Può e deve puntare alla vittoria…».
Con questo monte Everest sulle spalle, paperino Massa oggi alle ore 14 si gioca tutto. Perché deve sfruttare la seconda fila, lato pulito, per andare davanti. Nel farlo verrà aiutato dal vedere di fronte lepre Hamilton, pilota che vorrebbe passarci sopra tanto non lo sopporta. «So bene quanto sia importante per me e per la Ferrari vincere e per questo farò di tutto per riuscirci.

Sono qui per questo, finalmente ho trovato la giusta direzione nello sviluppo della mia macchina e a chi mi parla di extra pressione rispondo che ci sono abituato, che quando corri per la Rossa è normale. Sì, voglio vincere e farò di tutto per riuscirci». Tutto. E ciò che sperano Alonso & C.
BCLuc

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