Il duello sensazionale e avvincente che non ti aspetti. Perché tutti si immaginavano di assistere a la rivincita, ossia il secondo episodio della sfida in pista tra Marc Marquez e Andrea Dovizioso, già protagonisti assoluti del primo film dello Spielberg nomen omen del grande regista americano uscito nelle sale un anno fa. E invece, no. Questa volta è l'altro ducatista, Jorge Lorenzo, a scalzare dal ruolo di primo attore quell'Andrea Dovizioso in trionfo l'anno scorso ma rimasto fuori dalla bagarre per la vittoria anche a causa di un lungo in curva 3. Fatto sta che Jorge Lorenzo si è preso di forza il Gp d'Austria davanti a Marquez e a Dovizioso. È sesto Valentino Rossi, capace di rimontare dal 14° posto in griglia nonostante una Yamaha poco competitiva.
Ma il protagonista assoluto, come detto, è lui: Jorge Lorenzo. E non solo perché il maiorchino, quando c'è da prendersi la scena, si trova sempre più a suo agio. Lui che tempo fa ha anche recitato in una popolare serie televisiva spagnola dal titolo Aquila Rossa. Un nome che, curiosamente, calza in pieno con l'attuale rendimento di Lorenzo, che dalla prima vittoria al Mugello in sella alla Ducati sta letteralmente spiccando il volo. Sono tre vittorie, con quella di ieri. Peccato che, nel giorno stesso del suo primo trionfo in rosso, Jorge avesse già deciso di lasciare Borgo Panigale per accasarsi alla Honda di Marquez.
Ora che Lorenzo si è sbloccato e ora che c'è stato il sorpasso in classifica su Dovizioso, vien da chiedersi se non sia stato un grosso errore lasciar scappare un cinque volte campione del mondo. I risultati di quest'anno, per il momento, direbbero di sì, ma tant'è. Anche perché ormai è tardi per tornare indietro. «Volevo restare in Ducati, ma non è stato possibile», così Lorenzo due mesi fa.
Quel che è certo, però, è che continua il fantastico momento della Desmosedici sulla pista austriaca del Red Bull Ring. Dopo Iannone (2016) e Dovizioso (2017) arriva un altro timbro rosso in quella che è ormai la seconda casa della Ducati. Per questo, in fine dei conti, sorridono quasi tutti al box Ducati. «Credo di aver perso sei mesi di vita racconta Lorenzo - ma ne è valsa la pena. È stata una delle mie migliori gare in MotoGp». Ma anche una delle ultime con la rossa: «Sono stati due anni passionali, di alti e bassi, ma una parte di me confessa Jorge sarà sempre ducatista». Felice del 2° posto anche Marc Marquez, ora a +59 su Rossi. «In rettilineo la Ducati ne aveva di più».
Terzo posto amaro per Andrea Dovizioso, che dice: «Per troppi giri ho cercato di superare Lorenzo e ho consumato le gomme. Sono deluso, volevo vincere».
Rassegnato, invece, Valentino: «Non siamo veloci per il podio e la differenza con i primi tre è stata abbastanza grande. Ma se fossi partito più avanti avrei potuto battagliare al massimo per il 5° posto. La situazione è questa e dobbiamo cercare di migliorare. Sappiamo anche dove, ma tra fra il dire e il fare c'è di mezzo il mare».
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