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L'orgoglio del patron Brunello Cucinelli, re del cachemire

La favola continua. Dopo Brescello e Castel di Sangro è ora la volta di Castel Rigone, borgo medievale appollaiato su una collina del lago Trasimeno, quattro case intorno a un campanile, abitanti censiti 406, con una squadra di calcio, la As Castel Rigone, che al fotofinish ha conquistato il primo posto nel girone E della serie D e una storica promozione in Seconda Divisione, la ex C2. Un salto che regala ai biancoblù umbri un primato difficilmente battibile: dopo essere stato il più piccolo club della serie D, si ripete ora tra i professionisti che mai avevano avuto una squadra di un paese così minuscolo. Un miracolo che ha un nome preciso: il 60enne (a settembre) Brunello Cucinelli, lo stilista e imprenditore considerato il re del cachemire che, nativo di Castel Rigone, quasi per gioco nel 1998 prese la squadra allora in terza categoria per portarla oggi tra i professionisti.
Cucinelli, amico stretto dei Della Valle, di Agnelli, Preziosi e De Laurentiis chiederà ai colleghi qualche giovane: «Per farli crescere col calcio e farli diventare uomini, questa la mia filosofia». Una favola, perché la squadra può contare sul sostegno di 40, dicesi quaranta, tifosi fissi e intende continuare a giocare sul terreno amico di San Bartolomeo, un campo per 200 persone ma che, grazie a una tribuna smontabile, potrà arrivare fino a 1800 posti. «Il San Bartolomeo è sempre stato il nostro stadio, ci giocavo io da bambino e lo sarà anche tra i professionisti con la gara al sabato, come all'estero, per avere libera la domenica» precisa il presidente che, padre-padrone della società, non ha badato a spese, creando un paese modello a Solomeo (sulla falsariga di Crespi d'Adda patrimonio dell'Unesco) dove ha la fabbrica con 1000 dipendenti e facendo arrivare alcuni ex prof come Di Paola, Coresi, Tranchitella (suo il penalty-promozione domenica scorsa a Scandicci) e Agostinelli. Giocatori ben pagati (intorno ai 70.000 euro annuali con un budget annuo societario di un milione e mezzo), ma pure utilizzati come dipendenti della Brunello Cucinelli Spa, l'unica azienda perugina dal 27 aprile 2012 quotata in Borsa.
E lo sa bene il ds Luca Quarta, ex Lecce (ha giocato nella primavera con Antonio Conte) che ha confezionato il miracolo Castel Rigone anche come allenatore: 5 vittorie e un pari nelle ultime 6 partite di campionato. Il fatto è che Cucinelli ci mette mano, eccome, nella squadra: esonera l'allenatore Riccardo Bucchini dopo 7 partite (5 sconfitte), licenzia l'ex milanista Federico Giunti dopo 17 risultati utili e il ko col Bastia e affida la squadra al vincente Quarta. Perché il perfezionista Cucinelli, il cuore diviso tra Inter e Juventus , vuole una società a sua immagine e somiglianza: in trasferta il Castel Rigone provvede a fine gara a pulire gli spogliatoi, come segno di rispetto verso gli avversari.

E ora, che la Juventus l'ha invitato per un'amichevole, vediamo come se la caverà con quelli di Vinovo.

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