Lukaku, un addio record. Inter a caccia dell'erede. Dzeko rimonta Zapata

Sì all'offerta del Chelsea da 115 milioni: mai nessuno venduto a un prezzo così alto in Italia

Lukaku, un addio record. Inter a caccia dell'erede. Dzeko rimonta Zapata

Da I'm scudetto a smantellamento il passo è stato tremendamente breve per l'Inter, che manda in soffitta lo slogan dedicato ai festeggiamenti per il diciannovesimo tricolore nel giro di appena 2 mesi e mezzo. Tanto è bastato a Suning per ridimensionare un progetto vincente e che avrebbe potuto aprire un ciclo duraturo, copyright di Antonio Conte. E invece, dopo gli addii sanguinosi del tecnico salentino (più tutto il suo staff), di un dirigente prezioso come Lele Oriali e del Marrakech Express Achraf Hakimi, il club nerazzurro perde pure la sua stella più luminosa. Quel Romelu Lukaku, autentico trascinatore e mattatore nella vittoria del campionato e ora pronto a volare al Chelsea. Visite mediche e firme di rito nelle prossime ore per il goleador belga, che si legherà ai Blues con un contratto fino al 2026 da 15 milioni a stagione (bonus inclusi) più un incentivo da 3 milioni alla firma. Il club di viale della Liberazione è capitolato a quota 115 milioni, 15 in meno rispetto all'iniziale richiesta di 130 per liberare il numero 9.

Quella di Big Rom diventa così la vendita più remunerativa nella storia del calcio italiano, ma Suning reinvestirà sul mercato soltanto una cinquantina di milioni. Nel mirino 2 punte e l'erede di Hakimi: davanti fari puntati su Duvan Zapata (Atalanta) ed Edin Dzeko (Roma). Il colombiano viene ritenuto il sostituto ideale di Lukaku per caratteristiche tecniche e fisiche: l'Inter vorrebbe accaparrarselo per 35 milioni, mentre la Dea non vorrebbe scendere sotto i 40. Lavori in corso, con il Panterone che ha già detto sì a Marotta&Ausilio. Pronto un quadriennale da 3 milioni netti a stagione, mentre il bosniaco vanta un gentlemen agreement da parte della Roma per liberarsi semi-gratis. Il suo agente Lucci venerdì era a Milano e ha impostato l'affare: il 9 giallorosso spalmerebbe su 2 anni l'attuale stipendio (7,5 milioni) e potrebbe sbarcare così ad Appiano Gentile con 2 anni di ritardo. Occhio in alternativa a Luka Jovic, in uscita dal Real Madrid in prestito biennale. Così da usufruire dei benefici del Decreto Crescita per lo stipendio. Sullo sfondo anche i giovani italiani Raspadori e Scamacca del Sassuolo: i neroverdi per entrambi non fanno sconti e non aprono alla soluzione del prestito con diritto di riscatto.

Capitolo esterno destro: ieri Nandez ha rotto con il Cagliari non presentandosi in aereoporto per partire con il resto della squadra alla volta di Palma de Maiorca per l'amichevole di oggi con gli spagnoli. L'uruguaiano pretende di essere liberato in prestito con diritto di riscatto per l'Inter (ha già accordo con i nerazzurri per uno stipendio da 3 milioni), facendo leva sulla promessa del presidente Giulini di qualche mese fa.

Intanto la dirigenza nerazzurra non molla la presa per l'olandese Dumfries del PSV (valutazione 15/20 milioni). Infine resta viva la questione dei premi scudetto che Suning non vorrebbe pagare ai calciatori in aggiunta ai bonus previsti dai singoli contratti dei vari giocatori.

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