Lukaku: "L'Inter mi ha tolto dalla m... ma al Chelsea non potevo dire no"

"Sono andato a parlare da Inzaghi per far sì che Inter e Chelsea trovassero un accordo, con la testa ero già un giocatore dei Blues", queste le parole di Romelu Lukaku sul suo addio ai nerazzurri

Lukaku: "L'Inter mi ha tolto dalla m... ma al Chelsea non potevo dire no"

Romelu Lukaku ha lasciato una ferita profonda nei cuori dei tifosi dell'Inter con il suo addio repentino per tornare al Chelsea, il club che l'aveva portato in Premier League molto giovane prelevandolo dall'Anderlecht a soli 17 anni. Il 28enne di Anversa non aveva mai avuto alcuna chance in Blues e la chiamata inaspettata da parte di Roman Abramovich ha risvegliato qualcosa nella testa del gigante belga che ha deciso di tornare.

Parole al miele

Lukaku è rimasto però molto legato all'ambiente Inter e ai microfoni di HLN.BE ha spiegato la trattativa che l'ha portato al Chelsea:"Ero all'Inter ma con la mente ero già al Chelsea. L'Inter mi ha tirato fuori dalla m..., avrei lasciato i nerazzurri solo per il Chelsea. Quando il Chelsea ha offerto 110 milioni più Zappacosta, era la loro terza offerta, ho capito che la cosa era diventata seria e non c'ero più con la testa. L'Inter aveva ancora rifiutato, così sono andato a parlare con Simone Inzaghi nel suo ufficio in modo da trovare un accordo".

Numeri da urlo

Lukaku ha solo 28 anni ma ha già segnato una caterva di gol tra club e nazionale belga. 64 le reti in 95 presenze con i nerazzurri più 188 tra Anderlecht, West Bromwich, Manchester United e Chelsea con cui ha segnato un solo gol, al suo esordio assoluto contro l'Arsenal, in 17 gettoni. 510 partite e 252 reti con i club più 66 centri in 99 gettoni totali con la nazionale dei Diavolo Rossi di cui ne è il top scorer.

L'Inter ha concluso una grande operazione di mercato vendendolo a 115 milioni di euro, mettendo a bilancio una bella plusvalenza che ha permesso al club di mettere a posto i conti e di "salvare" e "pianificare" la stagione (parola dell'amministratore delegato Beppe Marotta). Non solo la cessione di Lukaku, però, ha permesso alle casse societarie di respirare dato che anche gli oltre 60 milioni di euro investiti dal Psg per Achraf Hakimi hanno messo in sicurezza i conti e permesso alla società di non vendere più nessun altro top player.

Edin Dzeko, Denzel Dumfries, Hakan Calhanoglu e Joaquin Correa sono i nomi nuovi per cercare di confermarsi in Italia e in Europa servirà il lavoro sapiente di Simone Inzaghi per restare competitivi nonostante l'addio del belga che ha preferito accettare la corte del suo ex club.

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