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L'uomo normale fra big Antonio e Maurizio ultrà

L'uomo normale fra big Antonio e Maurizio ultrà

Trapassati i tempi di Herrera e Rocco. Anche quelli di Lippi contro tutti e poi di Mourinho contro il resto del mondo. Oggi il circo degli allenatori presenta personaggi e interpreti di forma e sostanza diverse, Ancelotti è il solo a staccarsi dal gruppetto che agita e stuzzica Milano e Torino, lui non ha bisogno di pagelle e conferme, ha dato moltissimo e molto ha ripreso. Ma gli altri tre come sono messi e chi di loro sta giocando alla roulette russa? Divertimento estivo anche se perfido ma tant'è: nessuno in Europa avrebbe mai potuto immaginare che Sarri avrebbe traslocato sigarette e tuta in casa dei colletti bianconeri della Juventus e nessuno nell'universo avrebbe mai creduto che Conte sarebbe andato a guidare la grande sua nemica Inter. Per Giampaolo, invece, trattasi di una promozione per meriti ordinari, la realizzazione di un sogno poi divenuto progetto, non sicuramente la sfida, il duello, l'azzardo per mettere in crisi gli altri due. Anche perché Giampaolo appartiene alla tribù di quelli normali, non spaccia football, va per gradi, non vive di football esasperato. Conte e Sarri, invece, sono all'anno zero, pur avendo un grande avvenire alle spalle. Sarri prende in mano un ristorante da cinquecento euro a persona, bevande escluse, qualunque allusione a Conte è voluta, il salentino entra in una cucina che una volta aveva tre stelle (triplete) ma si è persa in alcuni esperimenti fusion. Il carattere del primo dovrà adattarsi alla nuova struttura, solida, compatta con la migliore brigata a disposizione che lui potesse desiderare, non può sbagliare, vincere è roba normale, dopo otto titoli consecutivi, ma non può essere un gol eterno. Conte, invece, non ha alternative anche se ha messo le mezze luci nella prima apparizione ai media e ha acceso gli abbaglianti e suonato il clacson alla seconda uscita. È lui il soggetto sotto osservazione, è lui a dover dimostrare che l'allenatore è davvero il valore aggiunto, l'elemento che fa la differenza, considerato anche l'emolumento che l'azionista cinese gli garantisce. La prima amichevole, con sconfitta, non fa testo, anche se il volto del tecnico non aveva sole ma soltanto vento. Oggi tocca a Sarri contro Pochettino e il Tottenham.

A Singapore è già pronta la giuria con le prime pagelle comparate.

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