La Lupa torna a Romolo e Remo

La Lupa torna a Romolo  e Remo

S tando a Repubblica, la Roma non si è mai allenata a Trigoria ma a Trigorra, se Saviano non si offende.

Roba brutta dalla capitale, un rettilario che coinvolge calciatori, dirigenti, collaboratori, addirittura una congiura di spogliatoio, mancando il palazzo e il proprietario che hanno dimora a Boston. E già qui la commedia, dal giorno dell'arrivo degli yankee, è buffa, perchè se Pallotta ha i suoi affari negli Stati Uniti, i suoi collaboratori o consigliori, non sembrano giocare la stessa partita. Uno in particolare, Baldini Franco, non risulta nell'organigranna societario ma sembra più potente del pontefice romano, agisce da vari siti, muovendosi per ragioni professionali in ogni parte del mondo calcistico e suggerendo le soluzioni per lui giuste, se Totti era pigro, De Rossi è ormai inutile. E così sia.

Si scopre, questo scrive Repubblica, che tra i cospiratori, oltre a Kolarov, Dzeko e Manolas, risulti appunto il capitan futuro, lui Romolo De Rossi giustiziere di Remo Totti. Roba da non crederci se non ci fossero documenti e testimonianze, a detta dei due inchiestisti di Repubblica. Dunque trattavasi di sceneggiata truce anche l'abbraccio, domenica scorsa, tra Totti e De Rossi. Di certo nel club giallorosso, da tempo, si respira aria tossica, da quando la famiglia Sensi, ultima colonna solida della storia romanista, fu costretta a lasciare la società per far posto a banca italiana e compratori stranieri. La maggica ha saputo nascondere il rettilario, raggiungendo, nella scorsa edizione della Champions league, la semifinale mentre la società non ha mai dato garanzie di solidità e di costante strategia, James Pallotta si è segnalato più per i suoi attacchi cavernicoli alla stampa e alle radio romane, che nella realizzazione di un progetto serio, i satelliti che gli ronzano attorno hanno approfittato del nome che Roma conserva nel mondo.

Se la città ha il problema delle buche, il football romanista è pieno di tane abitate da gente infida e da spie maligne. Ora si gioca tra querele, smentite e nuove rivelazioni, sulla pelle di un popolo tradito. A proposito: e i tifosi? Che cantino grazie Roma e mangino porchetta.

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