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Lutto per Roberto Baggio: morto il padre Florindo, aveva 89 anni

Roberto Baggio, il Divin Codino, piange la morte del padre Florindo che si è spento nella giornata di oggi a Caldogno dopo una lunga malattia. Il ricordo della nipote: "Ciao nonno"

Lutto per Roberto Baggio: morto il padre Florindo, aveva 89 anni

Giornata triste per l'ex fuoriclasse del calcio italiano Roberto Baggio: il padre Florindo si è spento all'età di 89 anni nella sua Caldogno, città natale del Divin Codino. Il papà dell'ex attaccante di Fiorentina, Juventus, Milan ed Inter era malato da tempo e le sue condizioni di salute si erano aggravate notevolmente nelle ultime settimane. L'ex Pallone d'Oro nel 1993 era il sesto di otto figli avuti con la moglie Matilde con il signor Florindo che oltre al calcio era soprattutto un grande appassionato di ciclismo e sognava una carriera sulle due ruote per il figlio che poi diventò uno dei più forti calciatori del mondo

Il ricordo della nipote

La figlia di Roberto Baggio, Valentina, ha voluto ricordare il nonno scomparso su Instagram postando una foto del signor Florindo con il Divin Codino con una semplice didascalia: "Ciao nonno"

Ciao Nonno

Un post condiviso da Valentina Baggio AKA La Willa (@v_baggio) in data:

Un film "Divino"

Su Netflix andrà presto in onda un film su Roberto Baggio che in queste ore sta facendo litigare il Veneto, natale di Baggio, e il Trentino Alto-Adige. Nell'ottobre del 2019 si era parlato di questa eventualità poi ben presto divenuta ufficiale ma il lockdown per via della pandemia da coronavirus aveva rinviato a tempo indeterminato l'inizio dei lavori, ma in questi giorni sono spuntati diversi annunci a Trento e dintorni con il film che si svolgerà nella Regione autonoma.

Il Corriere della Sera ha dato spazio a una polemica regionale tra le commissioni cinematografiche di Veneto e Trentino: "Non credo che Roberto abbia mai giocato una sola partita in Trentino, non penso ci sia neanche mai stato in ritiro: è sbagliato non girare il film in Veneto", le parole di Vladimiro Riva, esponente della Film Commission di Vicenza.

Il presidente Giampaolo Pedrotti ha cercato di mediare spiegando i motivi che hanno spinto la produzione a scegliere il Trentino: "Chi gira film sa che è fondamentale la componente industriale. Quella cinematografica è un’impresa culturale ma sempre impresa. Noi apriamo dei bandi e offriamo servizi. Ci hanno chiamati pure da Bollywood. Ma per questo film noi abbiamo elargito un finanziamento di soli 200 mila euro. La verità è che offriamo validissime condizioni in termini di maestranze e capacità professionali. Ci sono i location-manager che trovano gli ambienti adatti. Se la regia ha scelto il nostro territorio significa che le condizioni ambientali sono soddisfacenti. Ci sarà un motivo se son venuti qui personaggi come Tornatore e Scamarcio? Siamo sul mercato".

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