Gli hanno già dedicato gelati, cocktail e pizze. Nel senso che alcuni gestori di locali torinesi non ci hanno pensato su troppo: l'arrivo di Cristiano Ronaldo giunto ieri pomeriggio a Caselle con il suo aereo personale, anticipando i tempi per evitare resse - va personalizzato il più possibile. Per attirare attenzione e mostrare anche gratitudine: alla Juventus per il regalo' fatto alla città, al giocatore per averla scelta e chissà a chi altri.
Bisogna saltare sul carro appena possibile, ecco: l'occasione è troppo ghiotta, il contratto quadriennale promette affari significativi e, se il rendimento sul campo sarà pari alle attese, tutto l'indotto avrà di che goderne. Tanto per rendere l'idea di quel che CR7 si porta dietro in termini di attesa, basti segnalare che nei giorni scorsi l'Associazione Commercianti ha fatto distribuire ai propri associati centinaia di vetrofanie con la foto del calciatore e la scritta Bem-vindo. Una città ai piedi dell'attaccante più forte del mondo: questa è la Torino che attende il suo nuovo cittadino, manco fosse davvero il messia.
L'unico evento paragonabile a quanto sta per accadere e a quanto succederà dopo l'estate sono i Giochi Olimpici invernali di dodici anni fa: quelli però sono durati venti giorni, qui si andrà avanti fino al 2022 quasi avendo fatto dimenticare ai torinesi le stucchevoli polemiche sulle possibili ma a questo punto altamente improbabili, vista la spaccatura del Movimento 5 Stelle Olimpiadi del 2026. Ci sarà Cristiano Ronaldo. E tanto basta: questo, almeno, per i tifosi della Juve ma anche per chi sulla scia dei suoi gol spera di assistere al rilancio della città, nel frattempo diventata possibile meta turistica per il 40% di persone in più rispetto alla media.
Oggi, insomma, per le strade di Torino comincerà il delirio targato CR7. Non ci sarà lo show hollywoodiano che pareva scontato fino alla metà della scorsa settimana, ma la solita presentazione a tinte bianconere. Sobria. Senza strappi alle regole. Che però sarà difficile fare rispettare. Perché è ovvio che a migliaia cercheranno di intrufolarsi comunque e ovunque, per strappare uno sguardo del portoghese e magari fotografarlo più o meno da vicino. Prima delle ore 18.30 - quando avverrà la presentazione nella sala Gianni e Umberto Agnelli, anziché nella tradizionale sala per le conferenze stampa il menù sarà quindi quello abituale. Non sarà però normale il contorno: oltre trecento giornalisti accreditati (e molti non hanno ricevuto l'ok per essere ammessi), quaranta televisioni collegate da tutto il mondo, quasi un migliaio tra poliziotti, carabinieri, finanzieri e agenti della polizia municipale impegnati a presidiare la zona adiacente lo stadio.
Il mondo della Juve ormai è tutto lì, in zona Continassa: il J-Medical dove saranno effettuate le visite mediche, la nuova sede dove sarà firmato il contratto, il J-Store dove di solito tutti i nuovi arrivi vengono accompagnati per il bagno di folla.
Saranno a migliaia i tifosi che arriveranno in zona: l'obiettivo sarà impedire che qualcuno possa farsi male il ricordo di quanto avvenuto in piazza San Carlo la notte della finale di Champions 2017 aleggia sempre in città - garantendo ovviamente la regolarità della circolazione. Nel caso, grazie al contributo di una settantina di vigili intorno allo stadio, saranno anche chiuse alcune strade. Non sarà insomma una giornata normale. Ma non potrebbe esserlo: sarà la giornata di CR7.
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