Il «Mago» trasforma un sogno in un incubo. I preliminari di Champions League vanno ancora una volta di traverso all'Udinese. Stavolta è un folle cucchiaio di Maicosuel ai rigori a condannare la squadra di Guidolin contro il Braga dopo centoventi minuti di illusione e sofferenza. C'è stato di tutto: il gol della speranza di Armero, gli incredibili errori dello stesso colombiano, le occasioni e il pareggio dei portoghesi. Chi è mancato all'appello è stato Antonio Di Natale, copia sbiadita del bomber delle passate stagioni. Il capitano si è visto poco o niente e la squadra alla lunga ne ha risentito.
Brutta partenza dei bianconeri come paralizzati dall'importanza della gara, meno male che c'è Brkic. L'Udinese a ridosso della mezz'ora si sblocca: Basta gira in area per l'incornata di Armero. Esplodono tutti, tranne Guidolin in trance agonistica. Lo stesso Armero manca il colpo del ko prima dell'intervallo, mentre Pinzi sbaglia per due volte a innescare Di Natale. Nella ripresa Armero «zappa» davanti al portiere il colpo del ko e il Braga dopo tre prodezze di Brkic pareggia con Ruben Micael. Poi Di Natale viene fermato per un fuorigioco che non c'è. Inevitabili i supplementari dopo l'1-1 dell'andata. Soffre la squadra di Guidolin che accusa un vistoso calo fisico. Si va avanti per inerzia, a quel punto inevitabili i rigori decisi dalla follia di Maicosuel. E così si consuma la vendetta di mister Peseiro che nel 2005, allora alla guida dello Sporting Lisbona, perse il preliminare contro l'Udinese. Stavolta aveva una vecchia conoscenza del calcio italiano ad aiutarlo: Fernando Couto. Secondo Pozzo l'Udinese non poteva sbagliare. L'estate scorsa contro l'Arsenal Di Natale e compagni avevano degli alibi stavolta no.
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