Malagò: "Fossi in Taveccho mi dimetterei"

Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, dopo l'eliminazione dell'Italia dai Mondiali: "Non posso commissariare la Figc, ma se fossi in Tavecchio mi dimetterei"

Malagò: "Fossi in Taveccho mi dimetterei"

"Se fossi Tavecchio mi dimetterei...". A dirlo è Giovanni Malagò che lancia un messaggio chiaro al presidente della Figc che non ha ancora deciso come comportarsi dopo l'esclusione dell'Italia dai Mondiali di Russia 2018. Anche se, ammette, "non posso commissariare la Figc".

"Ho sentito Tavecchio", ha detto il presidente del Coni, "E' stata una delusione clamorosa, un uomo di istituzioni deve ragionare con il buon senso e le norme. Per essere concreti il presidente del Coni può e deve commissariare una federazione in 3 casi: solo se non funziona la giustizia sportiva, la regolarità dei campionati o per gravi irregolarità amministrative. Ad oggi questi tre fatti non ci sono, non ci sono gli strumenti formali e procedurali per un commissariamento".

Malagò ha poi voluto ringraziare Gigi Buffon che "ieri ha parlato per primo e perché ci ha messo la faccia". "Sentiva il peso della sconfitta per i giovani e per tutto il Paese", ha spiegato.

E ha aggiunto: "Negli anni delle vacche grasse, dove sono arrivati anche risultati importanti, forse se ci fossero state maggiore attenzione e lungimiranza probabilmente le società avrebbero quasi tutte uno stadio di proprietà, magari rinunciando ad un grosso ingaggio di un calciatore".

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