L'ok (scontato) è arrivato ieri all'ora di cena, il pomeriggio di Buenos Aires dove si teneva la sessione del Cio. Il tandem Milano-Cortina sarà fra le candidate, insieme a Stoccolma e Calgary, per l'organizzazione dei Giochi invernali 2026. È partita ufficialmente la corsa alle Olimpiadi che durerà solo otto mesi: nel giugno 2019 a Losanna, e non più a settembre a Milano (sede incompatibile con la candidatura), il Comitato internazionale a cinque cerchi comunicherà la vincitrice. Il primo step sarà la visita della delegazione inviata dal presidente Bach nelle due città italiane. Entro l'11 gennaio, poi, andrà consegnato il dossier contenente tutte le garanzie economiche della candidatura (circa 380 milioni), al momento solo «benedetta» dal Governo.
E ieri l'Italia ha conquistato un altro risultato di prestigio: l'elezione a membro Cio del presidente del Coni Giovanni Malagò (66 voti favorevoli su 74), 22° italiano, 16° - primo romano - a livello individuale, vale a dire indipendentemente dalla carica ricoperta.
«Il fatto che Bach abbia voluto proporre il mio nome dimostra due cose: un grandissimo rispetto per l'Italia e penso una grande considerazione nei miei riguardi, soprattutto per quello che ho fatto in difesa dei cinque cerchi olimpici da quando sono presidente», così il numero uno dello sport di casa nostra. Che entrerà in carica il 1° gennaio 2019, subentrando per raggiunto limite d'età a Mario Pescante, e affiancherà Franco Carraro e Ivo Ferriani, da ieri anche nell'esecutivo del Cio. MDD
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