Lo scivolone verbale di Maurizio Sarri e tutte le polemiche della settimana si trasformano in forza positiva per il Napoli. Che con i titolarissimi in campo ottiene la quinta vittoria di fila e resta padrone del campionato. Il poker di Genova è un altro messaggio forte alle avversarie: la squadra di Sarri marcia spedita sia in casa che fuori, se è vero che lontano dal fortino del San Paolo Higuain e compagni hanno agguantato 21 punti in 11 gare. Una media nettamente superiore a quella della passata stagione, con Benitez che arrivò a 25 punti esterni ma solo alla fine del torneo.Diciassette le reti su 45 totali realizzate in questo filotto vincente (dal 20 dicembre a Bergamo fino a ieri), un dato impressionante che spiega il primato dei partenopei. Strettamente legato al lavoro svolto da Sarri che ha rigenerato un Higuain già con le valigie in mano a luglio scorso - ieri 21° sigillo in altrettante partite per il Pipita che si è concesso anche il lusso di fallire due reti non proprio impossibili - e un Hamsik diventato la brutta copia del giocatore che completava il trio dei tenori ai tempi di Cavani e Lavezzi in azzurro. Lo slovacco ha realizzato ieri a Marassi il quarto gol nelle ultime cinque partite (l'80° in serie A, il 96° con il Napoli, eguagliato Careca) e forse non è un caso che il Napoli abbia infilato un pokerissimo di vittorie. Ma in generale ha dato una mentalità vincente a un gruppo che può ancora essere migliorato in fase di mercato, a partire dal giovane Grassi dell'Atalanta. «Se sono vere le voci che leggo, con giovani acquisti, allora siamo in linea con i programmi della società», così Sarri.Ieri il tecnico toscano si è presentato in campo con la stessa sciarpa di Mancini, una sciarpa con il Padre Nostro in tutte le lingue del mondo, in segno di riappacificazione («era una promessa fatta a quelli de Le Iene, l'ho indossata volentieri») chiudendo definitivamente la contesa: «Forse non siamo amici con lui, ma l'ho conosciuto. Di questa settimana di parole e polemiche mi resta un po' di amarezza, ma l'errore più grave l'ho fatto io». La mezz'ora iniziale del Napoli è stata devastante e probabilmente decisiva per le sorti della sfida: Samp annichilita dall'uno-due di Higuain e Insigne (già 30 gol in due) e affossata grazie anche agli svarioni di Barreto. Il rilassamento di Jorginho e compagni ha riaperto parzialmente la gara ma l'ingenuità di Cassani (secondo giallo) insieme allo slalom vincente di Hamsik l'hanno praticamente richiusa. Un successo meritato, in un match condotto dall'inizio alla fine pur con qualche pausa di troppo. Così il pelo nell'uovo di giornata sono i due gol incassati, che portano Sarri a riflessioni su come migliorare la fase difensiva. «Io non li ho ancora digeriti - dice il tecnico del Napoli - vogliamo migliorare e crescere ogni giorno. Sul gol di Eder, ad esempio, lui è andato incontro alla palla e noi no».Peccato veniale per una squadra capace di portare a casa il bottino pieno grazie ad accelerazioni letali.
Dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia e la bufera mediatica per le parole politically uncorrect di Sarri, la reazione mentale della squadra è arrivata. E il messaggio alle avversarie è chiaro: il Napoli vuole arrivare in fondo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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