Marchionne: «1° e 2°? Non mi sarei offeso»

nostro inviato a Monza

È una Ferrari a due facce quella di Monza. Gioia e delusione, sentimenti contrastanti difficili da far vivere sotto lo stesso tetto, nello stesso box. Già perché è un risultato a metà anche se il presidente Sergio Marchionne ammette: «Non mi sarei offeso se avessimo fatto primo e secondo». A conferma che la Rossa davvero ha pensato di fare il colpo. Ma alla fine l'unico che gode è Sebastian Vettel per «Il primo podio alla prima stagione alla Ferrari, incredibile». Mentre Kimi Raikkonen mastica amaro per quella partenza «In cui da secondo mi sono ritrovato ultimo».

Il tedesco ci ha anche pensato di poter dar fastidio a Hamilton alla prima curva e poi si è “arreso” dopo quattro giri come «Se lui avesse azionato un bottone… Ha tenuto un ritmo incredibile. Le gomme di Lewis? Ha meritato e basta». Ma Vettel esalta il lavoro della squadra, soprattutto sul motore: «Monza è pista veloce e se guardiamo all'anno scorso, abbiamo fatto un miglioramento incredibile sulla potenza». Contagiato dalla passione Rossa a tal punto da dire: «Mi sento qui da una vita, non da pochi mesi». E poi non usa giri di parole per dire che «Non si può perdere questa pista nel Mondiale per una “merdosa” questione di soldi».

Già perché l'abbraccio del popolo Ferrari sul podio è qualcosa di unico. Uno spettacolo impressionante, nonostante i fischi di troppo, anche per Lewis Hamilton, che sul podio dice non sapesse che Rosberg si fosse ritirato: «Devo ringraziare la squadra, c'era una folla tutta rossa, mai visto qualcosa del genere». Gara solitaria e sorpreso quando il team gli ha chiesto di spingere nel finale. Non sapeva il motivo, per la pressione irregolare delle sue gomme al via, ma comunque lui spegne le polemiche parlando « Di una differenza minima, non ho avuto vantaggi».

A cambiare la gara poteva essere una bella partenza di Raikkonen. «Se avesse girato in testa alla prima curva, la corsa sarebbe stata diversa», sostiene Marchionne che parla di errore del finlandese al via, con prima e seconda frizione: «Molto probabilmente si è incasinato un po' con le dita».

L'unità del team però si dovrebbe vedere anche in queste cose, ma è lo stesso Kimi a non essere contento e su cosa sia successo abbozza: «Ho fatto le cose correttamente, è andata in antistallo quando ho lasciato la prima frizione, non so bene cosa sia accaduto». Ma il motore in fumo di Rosberg fa dire a Marchionne che è la dimostrazione di una Ferrari competitiva «gli stiamo mettendo pressione». A suo modo comunque una vittoria.

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