Firenze - Una tempesta di energia: «Gli anni passano, ma divento sempre più saggio...». Giovanni Trapattoni entra nella Hall of Fame del calcio italiano e accarezza uno dei suoi allievi prediletti: «Cassano lo vedo più maturo, sarà stata anche la paternità. Di qualità ne ha sempre avuta tanta, ma spero che rifletta per dieci secondi su quello che lasciato in passato, tra Roma, Real Madrid e Milan. Consideri che davanti può avere tre-quattro anni straordinari. Sì, Antonio può far vincere lo scudetto all'Inter».
Il ct dell'Irlanda è stato premiato nel sontuoso Salone dei Cinquecento, circondato dagli affreschi del Vasari, per l'edizione 2012 della Hall of Fame del calcio italiano. L'evento organizzato dalla Figc guidata dal presidente Abete, è stato trasmesso in diretta su Raisport: «Senza nulla togliere agli altri allenatori - ha proseguito Trapattoni -, mi piacciono tantissimo Conte, Stramaccioni e Montella. Conte mi somiglia, così la sua Juve ricorda un po' la mia. Antonio è stato abile nel portare una partecipazione collettiva nella squadra e per fortuna sono scemati gli egoismi dei singoli. L'uomo giusto per Conte è Drogba. L'ivoriano è compatibile con Vucinic. A marzo la lotta sarà difficile, ma la Juve può arrivare in fondo alla Champions».
L'Inter ha Stramaccioni: «Una squadra quadrata, molto fisica. Il tecnico ha dimostrato capacità nelle scelte, ma nel caso Snejder dovrà mediare nel rapporto tra qualità e equilibrio, senza dimenticare le esigenze della società». Il Milan, invece, suona una musica diversa: «Allegri dovrà mettere a punto questa orchestra, ma ce la farà. Berlusconi determinante? Come tutti i grandi presidenti ha il potere del carisma». Poi Lazio e Fiorentina: «La prima ha più peso internazionale, la seconda ci sta arrivando». Ricapitolando, per lo scudetto? «La Juventus è predestinata, ma Conte deve stare attento a non mollare di un centimetro, perché le quattro dietro sono pronte a scattare. Roma e Napoli vivono un ambiente di eccessivi entusiasmi e depressioni. Devono non abbattersi per un mezzo passo falso e trovare un loro equilibrio. De Rossi? Credo che Zeman stia valutando altre soluzioni, ma a Daniele dico che se per caso avesse voglia di fare un'esperienza all'estero, non si freni. Io decisi di battere quella strada e sono stato felice. Anzi, sono stato 'garibaldino', ho aperto la via a tanti nostri tecnici, da Capello a Lippi, Ancelotti e Spalletti, che hanno vinto tantissimo». Inno ai giovani: «El Shaarawy è solo genio, senza sregolatezza, ha qualcosa in più. Ma la partenza dei fuoriclasse ha aperto un percorso a molti ventenni. Mi piace ricordare come il grande lavoro tattico fatto anche nello nostre nazionali giovanili, Prandelli è molto attento, stia dando ottimi frutti».
Il Salone dei Cinquecento ha scaldato le anime dei premiati: Van Basten assente per motivi familiari, lunghi applausi per Boniperti - che ha regalato la sua maglia della Nazionale, numero 9 -, Zoff - che ha portato il pallone della finale vinta all'Europeo '68 a Roma -, Paolo Maldini - lui invece ha donato la maglia dell'ultimo trofeo vinto, la Coppa Intercontinentale col Milan nel 2007 - e gli arbitri Luigi
Agnolin e Paolo Casarin. Maldini ha aggiunto: «Il Milan in Champions League, per lo scudetto c'è la Juventus". Mentre Boniperti ha ricordato: «Comprai un giovane Conte dal Lecce, si è rivelato un ottimo investimento...».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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