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Max, i sorrisi svedesi alla prova Milan

I sudamericani, Morata in gol e Szczesny ritrovato. E se recupera Chiesa...

Max, i sorrisi svedesi alla prova Milan

Il Malmoe dell'altra sera potrebbe essere una di quelle squadre che fanno alzare la voce a chi pretende la Superlega, troppo distante persino da una squadra ancora in convalescenza come la Juve, ma almeno è servito a dare un po' di ricostituente alla Signora Allegri. È bastato un tempo per sancire la differenza tra gli juventini e gli svedesi, poi è stata pura accademia, con tanto di colpo di tacco di un Dybala ancora un po' lontano da quella che dovrebbe essere la sua dimensione di leader. Ma almeno la truppa di Agnelli è tornata dalla Scandinavia con il morale rialzato dopo le batoste con Empoli e Napoli.

Per Max la cosa più positiva della serata non sono infatti i tre gol fatti, ma piuttosto gli zero al passivo: «Il fatto di non aver subito reti è una cosa importante, ci servirà per migliorare l'aspetto mentale, fondamentale per affrontare sfide come quella con il Milan di domenica». La sintesi del pensiero del tecnico fotografa bene la situazione: in sostanza in casa Juve sono tutti consapevoli che la vittoria in Svezia ha un valore relativo, però almeno è servita a interrompere contemporaneamente due brutte serie negative, quella delle sconfitte e quella dei gol subiti che durava addirittura da marzo, un tempo inconcepibile per una squadra come quella bianconera e onestamente anche per un portiere come Szczesny, che non può essere diventato improvvisamente un giocatore da scaricare, come sembra abbia pensato gran parte del tifo bianconero. Proprio il polacco, anzi, nella ripresa, quando il Malmoe ha tentato uno sterile assalto, ha sventato con sicurezza un paio di azioni.

Semmai la serata ha alimentato le trombe di chi sosteneva che l'esclusione dei sudamericani contro il Napoli fosse stata un po' frettolosa. Perché Malmoe ha fatto vedere l'importanza di Cuadrado e Alex Sandro, la solidità di Danilo e la crescita di Bentancur che assieme a Rabiot ha tenuto in piedi il centrocampo bianconero aspettando che Locatelli cresca e trovi continuità. Se poi contro il Milan dovesse tornare a disposizione anche Chiesa, Allegri potrebbe dover fare qualche scelta delicata, perché l'ex viola è, già dall'ultima stagione, l'uomo più essenziale di questa Juve oltre che della Nazionale. Magari non dà spettacolo ma risolve sempre le situazioni più delicate.

E, posto che Morata è stato fondamentale anche a Malmoe, non solo segnando e procurandosi intelligentemente il rigore, ma andando a trovare palloni e falli persino davanti alla propria area, così come Cuadrado l'altra sera è stato forse il migliore in campo, bisognerà vedere come il tecnico livornese valuterà effettivamente la prestazione di Dybala al di là delle frasi di circostanza («ha giocato bene»). Perché per spaventare questo Milan serve solo una vera Joya.

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