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La profezia di Mazzola: "Conte? Il campionato finisce così Queste saranno le prime quattro"

Sandro Mazzola, in esclusiva per ilgiornale.it, ha parlato di Inter soffermandosi sul momento della squadra, della figura di Conte, di Champions, scudetto e molto altro ancora

La profezia di Mazzola: "Conte? Il campionato finisce così Queste saranno le prime quattro"

L'Inter di Antonio Conte ha un po' zoppicato in questa primissima fase di stagione anche se niente è compromesso né in campionato né in Champions League. I nerazzurri, però, dovranno tornare a correre e a macinare punti dal 22 novembre in poi per non gettare alle ortiche la qualificazione agli ottavi di finale di Champions e per non perdere troppo terreno dalla testa della classifica in Serie A. Tra infortuni e casi di coronavirus l'Inter è stata sicuramente una delle squadre più sfortunate e falcidiate ma come detto il tempo per tornare in alto c'è.

Il momento è delicato in casa Inter e chi meglio Sandro Mazzola, una delle icone del club nerazzurro, poteva commentare la situazione in casa nerazzurra. In esclusiva per ilgiornale.it l'ex fuoriclasse delle Beneamata, che in 17 stagioni ha messo insieme 570 gettoni complessivi conditi da 162 reti vincendo quattro scudetti, due coppe dei campioni con Herrera in panchina e due Intercontinentali, ha commentato l'andamento della squadra nerazzurra, delle possibilità di poter vincere lo scudetto e di passare il turno in Champions, di Antonio Conte e di molto altro ancora:

Mazzola, cosa sta succedendo all'Inter in questa primissima parte di stagione?

"Non saprei, davvero. Quando vedo la partita inizialmente mi sembra che stiano facendo bene ma poi si perdono strada facendo. Non riesco a capire cosa succede, da lontano non è facile capire certe dinamiche. Bisognerebbe essere nello spogliatoio per capire tante cose perché la squadra non è affatto male ma sembra faccia fatica ad esprimersi".

Conte è il maggior responsabile di questa situazione?

“No, non credo... Lasciamolo lavorare anche lui ha bisogno di tempo per trovare la giusta quadratura e anche i giocatori devono dargli una mano".

Eriksen si è sfogato in nazionale, pensa che il suo rendimento sotto le aspettative sia più una sua responsabilità o una colpa dell'allenatore che non lo sa valorizzare?

"Sinceramente Conte le chance per mettersi in mostra gliel'ha pure date ed effettivamente non le ha sapute sfruttare. Poi magari Eriksen cambia squadra e inizia a giocare bene. Nel calcio purtroppo avvengono anche queste cose ed è davvero difficile capire cosa scatti nella testa dei giocatori".

L'Inter ce la farà ad accedere agli ottavi di Champions League?

"Sarà davvero molto dura per come si è messo il girone, ci sono squadre ostiche e l'Inter non può più sbagliare un colpo. Penso che sia dura ma penso anche che alla fine ce la farà a passare".

L'Inter può vincere lo scudetto?

"A dire il vero ho qualche dubbio per lo scudetto, non la vedo una cosa fattibile ma è anche vero che nel calcio non si sa mai".

Chi è la grande favorita per il tricolore quindi?

"Indovina un po' (ride; ndr), penso che la favorita resti sempre la Juventus".

Pensavo mi rispondesse il Milan...Cosa ne pensa dei rossoneri?

"Mai il Milan (sorride; ndr). Da buon interista i cugini devono essere sempre dietro di noi, non c’è niente da fare".

Che ricordi ha dei derby di Milano?

"Ho dei ricordi favolosi del derby di Milano. Era bello quando appena finita la partita a piazzale Lotto da un lato c'erano i tifosi dell'Inter dall'altro lato quelli del Milan e partivano cori di ogni genere. Era davvero divertente e bello perché è sempre stata una sana rivalità e mai violenta fortunatamente".

Quanto incide la mancanza del pubblico sui risultati delle squadre nel bene e nel male?

"Incide molto l’assenza del pubblico, incide tantissimo. Quando entravamo in campo e non avevamo il pubblico a favore era più dura ma appena sentivamo i loro cori e il loro apporto tutto cambiava. Il pubblico quando si fa sentire può fare la differenza e in questo momento la sua assenza la sta facendo in positivo per alcune squadre che hanno meno pressione, in negativo per altre che ne sentono la mancanza".

Conte resterà anche nella prossima stagione?

“Secondo me sarebbe un grave errore lasciarlo andare via. Quest’anno gli potrà servire ulteriormente per capire ancora meglio Milano e l’Inter dato che non è mai facile. Io andrei avanti con lui in ogni caso per tentare di aprire un ciclo, poi dipenderà molto da come andrà questa stagione".

Conte nell'ultima conferenza stampa si è difeso da chi definiva lui e la sua squadra con meno mordente. Lei pensa sia cambiato davvero nel suo atteggiamento?

"Secondo me è un suo modo di essere. Quando poi non sente la squadra sua diventa più difficile essere sempre sul pezzo. Con non sente la squadra sua intendo dire che molti giocatori non stanno rendendo secondo le aspettative e dunque anche lui ci può fare poco se si commettono errori grossolani durante le gare. Tempo per recuperare c'è e penso che lui abbia tanto mordente".

Come si pone nella diatriba tra il Cile per il caso Sanchez e l'Inter?

"Questa diatriba c’è sempre stata anche ai miei tempi, è sempre un sacrificio per tutti dividersi tra club e nazionale. Però la nazionale è importante per tutti i calciatori e dunque come si fa a declinare?".

Se Conte dovesse lasciare l'Inter a fine stagione chi sarebbe il suo degno sostituto?

“Finché non si sa che va via non rispondo a questa domanda (ride; ndr). Sarebbe un qualcosa contro di lui e a me lui piace come allenatore e dunque preferisco non sbilanciarmi in questo momento, è ancora presto".

Suning pian piano sta riportando in alto l'Inter eppure ci sono tifosi che non sono contenti della gestione cinese. Lei come si pone?

“Milano è una piazza complicata. Il tifo dell’Inter, non tutto ovviamente, è sempre stato particolare...Vinci 3-4 partite e la piazza si calma e inizia a sognare, appena le cose non vanno bene le acque si agitano... Penso che le critiche facciano parte del gioco, è una cosa normale...La società comunque sta facendo bene".

Ci dice le prime quattro del campionato dato che la Juventus per lei è favorita, chi sono le altre tre che arriveranno in Champions?

"Che la Juventus sia la favorita l'hai detto tu, io lo penso ma non lo dico (ride; ndr). Dico Inter, Juventus Napoli e Lazio con il Milan fuori dalla Champions League... (sorride; ndr)".

Nel Milan però c'è una vecchia conoscenza dell'Inter come Zlatan Ibrahimovic. Cosa ne pensa dello svedese?

“Ibra per me è qualcosa di fantastico, è davvero un grande. Certo a volte è un po' sopra le righe con le dichiarazioni e ci vorrebbe qualcuno dello staff che gli parlasse ma come calciatore è indiscutibile, un grande giocatore".

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