Meraviglia Il gol all'Inghilterra nella gallery degli indimenticabili

Il top a 31 anni, con il poker all'Inghilterra. Zlatan Ibrahimovic non è mai stato così decisivo, all'inaugurazione dello stadio di Stoccolma firma la miglior partita della carriera, con due reti spettacolari, una punizione e la perla nel recupero, rovesciata da 30 metri. Un colpo da taekwondo tipico del suo estro: atletismo, destrezza e precisione.
«Ho visto Hart fuori dai pali - ha raccontato -, cercando di scavalcarlo con un buon tentativo. Ne è uscito un gol fantastico, mi dò 10».
Meriterebbe il Puskas award, il premio che alla rete più bella dell'anno, da scegliere collegandosi al sito della Fifa o di France Football: i 10 migliori erano stati ufficializzati due giorni fa, meriterebbe una deroga(la Fifa ha detto che sarà preso in esame per il premio 2013) per essere inserito accanto alle prodezze dei francesi Hassli (Toronto) e Ben Arfa (Newcastle), del senegalese Sow (Fenerbahce), di Emmanuel Agyemang- Badu (Ghana, centrocampista dell'Udinese, in coppa d'Africa), Falcao (Colombia, Atletico Madrid). Fra i candidati per la statuetta da assegnare il 7 gennaio figurano l'eterno rivale Messi e Neymar (Santos, premiato per il 2011), sarebbe divertente se andasse al boliviano Mealla (Nacional Potosì) o lo slovacco Miroslav Stoch (Fenerbahce).
«É la rete più bella che abbia mai visto - sottolinea Steve Gerrard, 100 presenze con l'Inghilterra -. Solo certi giocatori potevano segnarlo, Zlatan è speciale, di valore mondiale». «Gol mostruoso», twitta l'ex pallone d'oro Michael Owen. «Straordinario, un'opera d'arte», commenta il ct inglese Roy Hodgson, apprezzando la standing ovation dei tifosi britannici allo scandinavo.
Ibra aveva inaugurato l'arte dei calci al volo prima di venire alla Juve, in Italia-Svezia di Euro 2004, eliminando gli azzurri nel finale, per ripetersi nel 2008, Inter-Bologna 2-1. Con il Paris Saint Germain, è in testa alla Ligue1, assieme all'Olympique Marsiglia, è capocannoniere con 10 reti, in Champions ne ha segnate 2, ma è il re degli assist. É un trascinatore dal peso specifico di Cavani per il Napoli, di Falcao per l'Atletico Madrid, incide anche più di Messi per il Barcellona e di Cristiano Ronaldo per il Real.


I 20 milioni pagati in estate dal Psg sono persino pochi: «Ibra mi ha sorpreso - dice Ancelotti -, perchè segna e fa segnare. Gli ho detto: non mi dirai che hai finito i bonus? Mi ha risposto: non si preoccupi, i miei bonus sono infiniti».

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